cronaca

Il maltempo ha provocato 34 morti dall'inizio dell'anno
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Dopo il crollo di un troncone del viadotto A6 fra Savona e Altare, travolto da una frana, il governatore della Liguria Giovanni Toti chiede con forza un piano straordinario sul dissesto idrogeologico, caselli gratis nella regione e lo scudo penale ai sindaci. Maltempo, prevenzione e infrastrutture tengono così banco nelle ore in cui si parla ancora di allerta meteo: in Emilia Romagna per la piena del Po sono stati chiusi due ponti nel reggiano.

Intanto in Liguria sul viadotto della A26,
tra l'allacciamento con la A10 e lo svincolo di Masone, è stata riaperta una corsia per senso di marcia, dopo che il tratto era stato chiuso perché considerato dalla procura in grave stato di degrado. La città di Genova è così uscita dall'isolamento. Ma l'emergenza non è finita e le richieste di Toti non si fermano: "Ho chiesto a Mit ed Autostrade la liberazione di tutti i caselli, ovvero l'apertura di tutti i caselli gratuiti di tutti le concessionarie della Liguria fino al termine dell'emergenza".

Toti si aspetta una risposta positiva e subito "sia dal Mit sia dalle concessionarie": "non è pensabile che i liguri paghino il pedaggio autostradale per delle strade, che sono di fatto obbligatorie se vogliono garantirci il diritto costituzionale alla mobilità". Per il governatore ligure "questo governo, il ministro dei trasporti e il presidente del consiglio hanno la possibilità di dare il segno che qualcosa si è capito. Abbiamo chiesto di partecipare ai controlli sulle autostrade".

E dal premier Giuseppe Conte arriva una risposta e anche un invito: "Ancora una volta si conferma che dobbiamo fare squadra, ma non solo dentro la maggioranza. Il sistema Italia funziona se lavora in tutte le sue articolazioni, con i presidenti di Regioni. I soldi ci sono, noi siamo disponibili al confronto. L'obiettivo è comune: mettere in sicurezza il territorio per contrastare il dissesto idrogeologico che ha portato quest'anno già a 34 morti. Più faremo squadra, più riusciremo a ridurre questo numero fino ad azzerarlo”.

Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli
nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi ha spiegato che quest'anno ci sono stati 200 eventi calamitosi e 14 richieste da parte delle Regioni per lo stato di emergenza.L’amministratore delegato di autostrade per l'Italia Roberto Tomasi intanto è stato ricevuto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. Il vertice di Autostrade per l'Italia ha illustrato le modalità tecniche individuate per riaprire al traffico l'autostrada A26: nella notte è stata attivata una deviazione di carreggiata che consente lo scorrimento dei veicoli in entrambe le direzioni di marcia, senza percorrere i viadotti Fado Nord e Pecetti Sud, dove sono in corso verifiche tecniche sulla base di un rigoroso principio di cautela.

Francesco Cozzi, procuratore capo di Genova, dal canto suo ha spiegato che "le risultanze di tecnici, hanno evidenziato come, sulla base degli stessi parametri di valutazione utilizzati dalla concessionaria e dalla società di manutenzione, l'indice di degrado di una parte delle due corsie era tale da comportare una valutazione molto superiore a quella risultante ufficialmente a Settembre 2019 e quindi tale da comportare una verifica immediata della sicurezza". Dal Procuratore arriva un monito: "la sottovalutazione degli stati di degrado un rimandare le opere che servono, non è una politica che produca buoni risultati. I nodi prima o poi vengono al pettine come sta emergendo da più fatti".

Nel corso dell'incontro col ministro
, l'ad di Autostrade per l'Italia ha illustrato un piano di interventi e di attività di manutenzione in corso in Liguria e a livello nazionale, "che prevede una sensibile anticipazione di lavori e cantieri. In questa fase sono già attivi sulla rete ligure di Autostrade per l'Italia cantieri per attività di manutenzione su 15 viadotti". La società ha poi manifestato l'intenzione di accelerare ulteriormente il piano nazionale di interventi sulla rete. La domanda delle domande però dal giorno del crollo sulla A6 rimane sempre senza risposta: perché si accelera solo oggi quando si poteva (e doveva) dare un segno di discontinuità già all'indomani della tragedia di Ponte Morandi? Nel frattempo sono passati 14 mesi...

PIANO STRAORDINARIO FERROVIARIO - "Insieme al ministro, all'assessore del Piemonte e a Trenitalia stiamo lavorando a un piano straordinario che determinerà un significativo aumento dei treni passeggeri sulle tratte regionali e interregionali, ragionando anche con i cluster portuali per il traffico merci", ha detto Toti. L'assessore regionale ai Trasporti, Gianni Berrino, ha invece spiegato che "questo piano straordinario partirà dal 5 dicembre, perché richiede il trasferimento in Liguria di ulteriori uomini e mezzi per poterlo attuare. Nel frattempo, da giovedì 28 novembre saranno disponibili 1500 posti in più sui treni delle linee Genova-Acqui (800 posti aggiuntivi) e sul nodo genovese (700 posti aggiuntivi) con un impegno regionale e treni più capienti".

VIADOTTI, RINA COME ADVISOR - "Con il Comune di Genova abbiamo individuato il Rina quale advisor indipendente, chiedendo ad Autostrade e al governo di essere parte del sistema dei controlli che oggi vede escluse per legge le istituzioni locali. Al contrario, riteniamo di dover essere coinvolti per dissipare quella coltre di incertezza e dubbi che aleggia su tutti i cittadini liguri. Per questo abbiamo chiesto che il Rina possa acquisire tutta la documentazione prodotta dal crollo di ponte Morandi fino a oggi e che possa accedere ai cantieri, per rapportarsi direttamente con le istituzioni locali in modo che Regione e Comune possano esprimersi e fornire ai cittadini una voce univoca e chiara della situazione", ha detto Toti, dopo la riunione con sindacati e categorie produttive della città e della Regione a seguito delle criticità legate al maltempo e anche alle modifiche alla rete autostradale dovuta a crolli (in A6) o accertamenti sulla sicurezza di alcuni viadotti (A26).