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L'inchiesta di Primocanale sul waterfront di Levante
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"Aspettiamo di vedere il progetto vero e proprio. E' positivo accettare le eventuali critiche per far sì che non si commettano gli stessi errori fatti con la Fiumara". Francesco Vesco, presidente del Municipio Medio Levante entra nel tema del futuro Palasport di Genova. Da una parte la paura dei commercianti di trovarsi di fronte una nuova struttura capace di accogliere anche negozi all'interno dell'area. Da qui il timore forte di subire un danno che penalizzerebbe oltremodo le proprie attività.


Il presidente del Municipio però è tranquillo e si mostra fiducioso: "Ho partecipato io stesso alla riunione in commissione a Palazzo Tursi e non ho sentito parlare di un intervento a livello commerciale ma solo di eventuali negozi legati allo sport". Il progetto di riqualificazione del Palasport al momento non è stato ancora definito nel dettaglio ma Vesco, che oltre a ricoprire il ruolo di presidente del Municipio, è anche un commerciante che opera nella zona da 35 anni è pronto comunque a verificare che tutto venga realizzato in modo da non penalizzare chi nella zona porta avanti un'attività. "Nel corso degli anni si è addirittura pensato di abbatterlo. Il progetto del nuovo Palasport può essere un valore aggiunto per la città e la nostra area. Conosco da commerciante i problemi che ha avuto Genova. Chiaramente tutto il progetto andrà verificato nei suoi dettagli e bisognerà capire quali potrebbero essere le problematiche" ha precisato ancora Vesco.


Si attende dunque che l'iter burocratico vada a compimento per conoscere
nello specifico quale sarà la suddivisione dell'area. Tra gli aspetti principali da recepire c'è quello della capienza del palazzetto che sorgerà, si balla tra i 3,5mila e 5mila posti a sedere. Ma è una differenza di non poco conto. I grandi eventi sportivi per poter essere ospitati necessitano di almeno 5mila posti, senza quelli Genova resterebbe esclusa in partenza. Il presidente del Municipio Vesco è fiducioso sulle decisioni che verranno prese in Comune e guarda già al dopo: "Chi dovrà gestire la struttura dovrà essere bravo a portare eventi capaci di attirare il pubblico di Genova e non solo con manifestazioni all'altezza di una città che vuole avere un ruolo ben preciso in Italia".