cronaca

Il seminario organizzato dalla Camera di Commercio
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1 miliardo di euro di dazi in meno all’anno, grazie all'accordo di partenariato tra Unione Europea e Giappone entrato in vigore lo scorso febbraio. E' questa una delle principali novità illustrate durante il seminario organizzato all'interno del Museo Chiossone dalla Camera di Commercio di Genova. Sono tante le potenzialità di questo nuovo mercato, anche per il capoluogo ligure.

"Questo accordo apre un nuovo mercato di 635 milioni di persone", ha spiegato Luigi Attanasio, Presidente della Camera di Commercio di Genova. "E parliamo di persone con forti interessi culturali e un’alta propensione al viaggio, per le quali il Chiossone, un ‘unicum’ a livello europeo, può rappresentare una chiave d’accesso anche commerciale ed economico”. Inoltre Genova in questa panoramica si sta inserendo grazie alla presenza di aziende "quali Toshiba o Ansaldo Sts: noi facciamo l'immaginabile per stringere questi legami".


C'è un forte interesse da parte del Giappone non soltanto nell'investire sul territorio italiano, ma anche nel scoprire tutte le sue eccellenze. "I giapponesi amano molto la cucina italiana e il vino, per questo c'è grande interesse nel settore export", ha commentato Yugji Amamiya, Console Generale del Giappone a Milano. "Basti pensare che l'export italiano muove circa 10 miliardi di euro l'anno, mentre viceversa l'export giapponese è pari a circa la metà". 



Ma l'economia va a braccetto con la cultura
e il seminario ha offerto l'occasione per far riscoprire la straordinaria collezione d'arte orientale di Edoardo Chiossone. “La prospettiva di creare un vincolo di interesse con le aziende, in funzione della valorizzazione e del rilancio di un bene comune, quale è il museo Edoardo Chiossone, ispira questa iniziativa dell’amministrazione", ha detto Barbara Grosso, assessore alla cultura del Comune di Genova. "Contiamo, con questo evento, di incontrare la sensibilità del mondo delle imprese nel segno di una rinnovata ed importante relazione tra Giappone ed Italia, oltre di far riscoprire un unicum a livello europeo, ovvero questa ricca collezione che ci invidiano tutti”.



Rappresentanti delle associazioni e organizzazioni italo-nipponiche – oltre alla Fondazione Italia-Giappone, l’ Agenzia ICE con il Segretario Generale dell’Italy Japan Business Group, e JETRO (Japan External Trade Organization) – hanno incontrato aziende genovesi attente alle prospettive dell’interscambio con il Paese del Sol Levante. Lo stretto legame che unisce il museo Chiossone al Giappone (ancor oggi, nel mondo nipponico, Edoardo Chiossone gode di una straordinaria notorietà) è inoltre all’origine dell’attivo coinvolgimento della Fondazione Italia-Giappone nel seminario. Così come un interessante contributo proviene da Invitalia, da anni impegnata nello scouting e nella facilitazione delle relazioni istituzionali di aziende giapponesi in Italia.


Il mondo delle imprese e dell’economia si è riunito nel gioiello progettato dagli architetti Mario Labò e Luciano Grossi Bianchi
all’interno del parco della Villetta Di Negro, dal 1971. In una giornata speciale, che vede mondo dell’economia e della cultura darsi la mano. "Il Chiossone delle meraviglie" (titolo di un corto che è stato proiettato in anteprima per l’occasione) potrebbe innescare una importante operazione di contesto urbano che, partendo dal museo, abbracci la villetta Di Negro ed il suo bellissimo affaccio sul crocevia di Corvetto.