cronaca

Nel frattempo si cercano soluzioni celeri per ricostruire guado provvisorio
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Guado crollato, alias, isolamento. È questo lo stato di precarietà in cui versano, da sabato mattina, una dozzina di famiglie, 36 persone in tutto, quando al loro risveglio la sorpresa è stata alquanto amara: il guado che funge da strada carrabile, l’unica percorribile, si è spezzato, crollando nel fiume Secca. Nella zona di demarcazione, tra Serra Riccò e Sant’Olcese, le due amministrazioni sono al lavoro per trovare al più presto una soluzione.

“È importantissimo che si ricostruisca questo guado, nel più breve tempo possibile, alle famiglie e al campo sportivo perché sono tutti molto in difficoltà, quindi speriamo in tempi brevi di risolvere almeno quello provvisorio”, spiega a Primocanale Angela Negri, sindaca di Serra Riccò. Sono in corso accertamenti sullo stato della passerella carrabile ma, nei piani, c’è l’intenzione di trovare una soluzione definitiva in sinergia con Regione Liguria e con ditte private per restituire un ponte stabile per la zona tra Sant’Olcese e Serra Riccò.

La famiglia Pedemonte, che da anni abita in una palazzina indipendente, se da una parte è abituata agli “scherzetti” del guado, dall’altra vive con apprensione queste giornate di isolamento, con la speranza e la richiesta che si possa trovare una soluzione, definitiva. “Si vive male perché abbiamo anche mio cognato invalido al cento per cento, noi siamo abituati a queste problematiche, ogni due per tre il guado diventa impercorribile però in questa condizione non si può più stare”, ci racconta la signora Pedemonte.

“Abbiamo fatto un ponticello alla bella meglio noi, ma non è in regola, continuano a dirlo tutto, il problema però è che non ci sono altre uscite, neanche per i campi. E quando succedono queste cose siamo qui, bloccati”, ci spiega con amarezza il signor Pedemonte. In caso di emergenza l’amministrazione di Sant’Olcese assicura assistenza immediata attraverso un piccolo sentiero, che non deve essere però scambiato per una strada alternativa.

“È una pista di emergenza, è una pista su cui ci si può passare ma con un’ambulanza piccola, e solo con quella. Abbiamo informato il 118 che se le telefonate di emergenza dovessero arrivare da questa zona isolata (Le Ligge ndr) di comunicare con la croce d’oro di Manesseno che ha a disposizione le croci di dimensioni ridotte”, ha reso noto Sara Dante, vicesindaca di Sant’Olcese.