cronaca

RIlievo già sollevato sin dall'udienza preliminare, atti a Milano
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"C'è un sistema procedurale in Italia che si porta dietro questo rischio. Bisognerebbe riformare il sistema e rendere la procedura più veloce. Così si va contro la ragionevole durata dei processi e la stessa economia processuale", afferma il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi dopo la sentenza della Cassazione che ha annullato il processo a carico di Berneschi e altri imputati, accusati della maxi truffa ai danni del ramo assicurativo Carige Vita Nuova, e dichiarando la competenza di Milano.


"Siamo di fronte a una questione valutata in maniera diversa da più giudici che poi viene decisa in Cassazione e che magari comporta di dovere ricominciare tutto daccapo. Si dovrebbe fare in modo che la questione di competenza possa essere decisa in prima istanza una volta per tutte, attraverso un giudizio incidentale camerale. Come si fa per la ricusazione del giudice. Si potrebbe impugnare in appello e poi in Cassazione ma solo la parte dell'incompetenza, non aspettare che arrivi tutto il processo", dice Cozzi.


La questione di incompetenza era stata sollevata sin dall'udienza preliminare a Genova dagli avvocati Giuseppe Iannaccone e Riccardo Lugaro difensori di Ferdinando Menconi.  Secondo lo studio, inoltre, si tratta di una questione sostanziale e non formale. La competenza, però, non è stato l'unico motivo di appello da parte delle difese. Per il collegio difensivo ci sarebbero stati alcuni errori in diritto come, solo per citarne uno, la mancanza di una perizia per stabilire il valore degli immobili in questione.