"Adesso mi taglio la gola con le lamette e mi stacco la testa". Così Luca Delfino, pronunciando queste parole agli agenti di polizia penitenziaria, ha manifestato la volontà di suicidarsi in carcere. A confermarlo è stato il suo legale Riccardo Lamonaca (nella foto) che, nell'incontro di questa mattina, lo ha trovato in uno stato mentale agitato. Delfino avrebbe motivato la sua intenzione di levarsi la vita in quanto esasperato dale continue minacce che subisce dagli altri detenuti e dal clima di diffidenza che hanno incontrato le sue dichiarazioni sul vuoto di memoria che avrebbe per il giorno del delitto. A quasi un mese dall'omicidio della sua ex fidanzata Maria Antonia Multari, Delfino continua a dirsi convinto che la ragazza non sia mai morta ma che sia tutta una montatura. Questa mattina è stato intanto dato incarico per le tre perizie psichiatriche cui sarà sottoposto. L'esito è atteso tra 60 - 70 giorni. L'avvocato Lamonaca ha poi commentato il video diffuso ieri dal pm Zucca, in cui si nota una sorta di inquinamento di prove nella scena del delitto Biggi per cui Delfino è anche indagato. "E' l'ennesimo capitolo di quello scambio di colpi bassi che continuano a scambiarsi la procura e la polizia - ha detto - per quel che riguarda la nostra posizione non rappresenta nulla, sia in positivo sia in negativo".
Cronaca
DELFINO IN CARCERE MINACCIA IL SUICIDIO
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