Una donna di 30 anni, cacciata dalla famiglia, in Algeria, perché considerata impura, dopo aver lasciato il marito violento, ha trovato rifugio in Italia, dopo un lungo viaggio della speranza, nel corso del quale è stata violentata e messa incinta ed ha partorito una bambina che oggi ha circa un anno. La donna ha presentato richiesta di protezione internazionale all'Ufficio immigrazione della questura di Imperia. Ai poliziotti ha raccontato di essere stata data in sposa, ancora minorenne, a un uomo che si era rivelato violento e possessivo. Dalla loro relazione era nata una figlia. Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la donna aveva lasciato l'uomo e la sua stessa famiglia per questo l'ha ritenuta impura, allontanandola.
Costretta a lasciare la figlia di 9 anni, la giovane è stata imbarcata su un aereo per la Turchia, da dove, sola e senza soldi, ha intrapreso un lungo viaggio tra Grecia, Albania, Montenegro, Croazia, Slovenia, Svizzera, Germania, Olanda, Francia e Italia. Uno degli episodi più traumatici si è consumato in un campo profughi della Grecia, nel 2018. Due suoi connazionali, anche loro profughi, l'hanno aggredita e violentata. A seguito della violenza è nata la bimba che la donna ritiene ora la sua unica ragione di vita.
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