cronaca

L'assessore Garassino spiega come funziona il pool di esperti
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"Il focus verrà fatto su via del Campo, zona del Ghetto, via Pre', via San Luca e vicoli limitrofi", l'assessore alla Pubblica sicurezza del Comune di Genova Stefano Garassino a Primocanale spiega quali saranno le zone della città dove a breve si concentretanno i prossimi controlli.

Va avanti spedito il lavoro per stanare gli invisibili dell'affitto in nero. Una vera e propria popolazione nascosta alla legge che abita i vicoli della città. Negli scorsi mesi Tursi ha creato un pool di esperti che, incrociando i dati è in grado di individuare i furbetti, per la maggior parte italiani, che affittano i locali anche a 10-20 stranieri alla volta. Extracomunitari che spesso si trovano in Italia senza permesso di soggiorno e che vivono in condizioni più che precarie.


L'obiettivo è duplice: "In questo modo siamo in grado di snidare in primo luogo i clandestini che rappresentano un problema di sicurezza e poi così staniamo anche gli evasori fiscali che si fanno i soldi da sciacalli alle spalle di queste persone e lasciandole vivere in veri tuguri senza acqua corrente con impianti elettrici non a norma" spiega ancora Garassino. Tutto è partito da un articolo del Corriere della Sera che ha messo in evidenza una produzione di rifiuti tra i vicoli del centro storico molto più alta di quella che normalmente può essere fatta dai residenti ufficiali. Si parla di circa sei mila persone in più che nessuno sa chi siano.

Il Comune ha creato un pool di esperti che vede coinvolti agenti tributaria, polizia locale, personale tecnico di Amiu e Iren più gli uffici comunali che si è messo al lavoro per verificare i numeri e le situazioni caso per caso. Ma l'assessore non si ferma e punta anche a individuare chi tra gli enti pubblici nel corso del tempo ha permesso che tutto ciò avenisse: "Farò avviare un'indagine per capire come è stato possibile dare il permesso di abilità a queste case senza che avessero contratti regolari di affitto e con le bollette dell'acqua non pagate. Ricordiamo infatti che la tassa sull'acqua è il primo requisto affinchè si possa dare l'ok all'abitabilità di un edifico, perchè qualcie colpa ci deve essere anche nella struttura pubblica" conclude Garassino.