
Il giovane, operaio in un cantiere in Australia, avrebbe dovuto rientrare in Italia proprio in questo periodo, ma in attesa del processo - la prima udienza è prevista a fine mese - non può lasciare il paese. Ha l'obbligo di firma e gli sono stati sequestrati il passaporto e il telefonino cellulare, che verrà analizzato. Secondo la ricostruzione del padre, terminata la festa, la donna sarebbe salita in auto col trentenne.
I due avrebbero successivamente avuto un rapporto, ma la donna a distanza di un giorno avrebbe iniziato a mandargli messaggi e telefonate, accusandolo di aver usato violenza e di aver agito contro il suo volere per poi denunciarlo, con conseguente intervento della polizia.
IL COMMENTO
Caro Rossi, ti racconto di quando la politica si mise insieme per il bene di Genova
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