cronaca

Al centro dello scontro anche l'evento: "Aperitivo con lo stalker"
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Il rimpasto alla giunta comunale voluta dal sindaco di Genova Marco Bucci ha scatenato le polemiche da parte di Anpi che attraverso una nota scritta manifestano la loro contrarietà ad alcune decisioni prese dal primo cittadino del capoluogo ligure. A far scattare le proteste alcune figure che hanno aquisito ruoli di rilievo all'interno dell'asset comunale.


"Preoccupazione e sconcerto sono i sentimenti che, come Anpi Provinciale di Genova, stiamo provando a fronte di decisioni e iniziative prese direttamente dal sindaco e dalla maggioranza di centrodestra di Genova, sia nel Comune che in alcuni Municipi. Ci ha colpito la scelta – anche se legittima – del sindaco, di lasciare fuori dalla Giunta comunale Arianna Viscogliosi, che abbiamo conosciuto come persona corretta e democratica, spesso presente alle manifestazioni di Anpi e alle iniziative in nome della memoria civile e antifascista, e ci preoccupa la scelta di sostituirla, con un esponente leghista – Giorgio Viale – che è stato protagonista di un film celebrativo sulla X^ Mas diffuso presso il circuito di organizzazioni di estrema destra. Ancora di più ci preoccupa e ci sconcerta la scelta di affidargli la delega alle Pari Opportunità, in quanto, da vicepresidente del Municipio medio levante, è stato protagonista di una vicenda di insulti sessisti a danno di una consigliera di opposizione".


Ma la nota dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia prosegue e si incentra anche su iniziative portate avanti da alcuni municipi che fanno parte della delegazione genovese: "Apprendiamo che il Municipio levante - spiega la nota di Anpi -, guidato da Francesco Carleo, già indagato per apologia di fascismo per aver inneggiato a Mussolini sulla sua pagina Facebook, ha scelto di finanziare “Aperitivo con lo stalker”, un’iniziativa di pessimo gusto da parte di uno scrittore e blogger che in passato aveva irriso sui social anche una tra le più note vittime di violenza contro le donne". Ma su questo punto arriva rapida la risposta di Tursi che chiarisce la situazione e annuncia il ricorso al tribunale: "L’amministrazione comunale smentisce di aver conferito il patrocinio a tale evento. Chi ha utilizzato impropriamente il logo del Comune ne risponderà nelle sedi opportune". 

E così la nota di Anpi si scaglia diretta contro il sindaco Bucci: "Le scelte e gli atti delle amministrazioni che si rifanno alla sua maggioranza non sono all’altezza della storia e della dignità di Genova e dei genovesi, in primo luogo delle donne - si legge ancora nella nota -. Nonostante l’estate abbia chiarito come le ubriacature da destra estrema lascino il posto a pessimi risvegli, Lei sembra voler spostare la città e i suoi cittadini in un mondo di vecchi e inaccettabili atteggiamenti sessisti, accantonando allo stesso tempo la tradizione democratica e antifascista della nostra città. Siamo qui per ricordarle che ci muoveremo perché non accada e perché non si possa riproporre un'idea di società arcaica, sottosviluppata, che fa violenza ai diritti e alle donne, che pensa di poter frenare ogni forma di modello civile, democratico e laico conquistato con grandi sofferenze".