Lo scioglimento dei ghiacciai. La desertificazione. L’innalzamento del livello del mare. Gli incendi nei boschi. Le alluvioni. Sono 50 le fotografie di forte impatto visivo in mostra fino al 25 agosto al Museo di Storia Naturale che ci mettono in guardia sui segni lasciati dai cambiamenti climatici. “Grazie a Greenpeace Italia questa mostra itinerante ha fatto tappa anche a Genova”, racconta Andrea Sbarbaro, uno dei volontari genovesi. Mentre le immagini della Siberia in fiamme destano grande preoccupazione per la loro portata senza precedenti, questo allestimento si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica su come la situazione stia già cambiando anche a pochi chilometri da noi. “Gli scienziati hanno confermato come nel giro di pochi anni questo tipo di fenomeni si faranno sempre più frequenti. Dobbiamo renderci contro che non si tratta di cose astratte e lontane da noi, ma di qualcosa di reale che può cambiare anche le nostre vite, basti pensare alle alluvioni di Genova negli ultimi anni o alla mareggiata dello scorso ottobre che si è abbattuta sulle coste liguri”, prosegue Andrea.
Sia il Comune di Genova sia Regione Liguria hanno dichiarato lo stato di emergenza climatica ed ambientale. Un piccolo grande traguardo per i giovani attivisti che hanno partecipato alle marce globali per il clima. "La cosa che possiamo fare è cercare di creare consapevolezza, poi nel nostro piccolo possiamo adottare tutti degli accorgimenti che sommati per centinaia, migliaia e milioni di persone possono fare la differenza".
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