"Tu sporchi la divisa che indossi". Questa la frase che il 25ennne di origine ghanese Umari Nuri si sarebbe sentitito ripetere più volte durante la sagra organizzata dalla pubblica assistenza di cui è volontario. A denunciare il fatto è stata il vice presidente del comitato loanese, Sara Canepa. Immediata la presa di posizione dei militi della Croce Rossa di Loano, che hanno espresso solidarietà al giovane collega. "Questo ragazzo ha deciso di passare il suo tempo libero aiutando le persone. Per poter accedere e diventare volontario presso la nostra associazione ha portato a termine un lungo percorso di oltre 6 mesi che hanno compreso corsi, esami e tirocinio. Sono attacchi dettati dall'odio e dalla cattiveria, di un mondo che vede nei migranti tutto il male, senza pensare un solo attimo a quello che hanno patito e passato e quello che ancora patiscono e patiranno" commentano dal comitato di Loano.
"Questo tipo di attacchi sono dettati dall’odio e dalla cattiveria di un mondo capace di imputare tutti i mali ai migranti senza pensare a quello che hanno passato e ancora sono costretti a subire", aggiungono dalla Cri.
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