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Nessuna replica dell'aspirante compratore al patron, bersagliato da molti sostenitori sui social media del club
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 Un oceano di silenzio. Due giorni dopo, non è arrivata infatti alcuna risposta da Gianluca Vialli e dal suo gruppo Dinan-Knaster, alla brusca intimazione lanciatagli sabato scorso via Ansa dal presidente Massimo Ferrero. Gli aspiranti compratori, ligi al dovere di riservatezza che normalmente regola trattative che vanno condotte in segreto e non con i modi del mercato ittico, non hanno raccolto l’invito a rendere pubblica un’offerta che peraltro il Viperetta ben conosce.


Fiumi di parole contro un assordante silenzio: una contrapposizione che ben chiarisce il differente stato d’animo di chi vuole e forse deve vendere, rispetto a chi da tempo si è detto pronto a comprare a condizioni realistiche. Molte le ragioni che imporrebbero una certa urgenza nel formalizzare un negoziato che da più parti si dà per virtualmente chiuso: di là dalle difficoltà gestionali sottolineate dallo stesso patron uscente, il clima nel mondo doriano è sempre più pesante.
Perfino un’occasione usualmente lieta, come gli auguri per il 68° compleanno diffusi dai social media ufficiali di Corte Lambruschini, nei commenti dei tifosi ha dato la stura a una gazzarra da osteria, tra una frazione di irriducibili fans e una maggioranza di sostenitori che ormai trascende nel linguaggio e nei modi, purtroppo adeguandosi allo stile abituale di chi dall’alto avrebbe dovuto dare, e disgraziatamente per lui e per il Doria non ha dato, il buon esempio.