cronaca

L'uomo avrebbe falsificato un testamento, il legale: "Faremo appello"
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Il giudice monocratico di Imperia Marta Maria Bossi ha condannato in primo grado a 2 anni di reclusione con l'accusa di falsità in testamento olografo Salvatore Lucia, l'ex autista delle sorelle Caterina e Rosa Maria Berio, morte nel 2008, lasciando un'eredità complessiva di circa 15 milioni di euro tra immobili e terreni appartenenti al patrimonio Agnesi, lo storico pastificio imperiese chiuso nel dicembre del 2016 dal Gruppo Colussi.

Salvatore Lucia, che diceva di essere in possesso di un testamento olografo da Rosa Maria, rivendicava il cinquanta per cento dell'eredità. A chiamare in causa l'uomo - sia in sede civile che penale - è stato Pietro Agnesi, cugino alla lontana delle due sorelle, che afferma di essere in possesso di due testamenti, uno di Caterina e l'altro di Maria Rosa, antecedenti a quello di Lucia.

Nei confronti di Salvatore Lucia, condannato anche in base a una perizia grafologica, il giudice ha disposto anche una provvisionale di duemila euro. "Aspettiamo le motivazioni e la sentenza verrà appellata - ha detto il difensore dell'imputato Enrico Amalberti -. Nel corso dell'esame, il mio assistito ha raccontato nei dettagli la storia, dimostrandosi credibile".