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Il Mit non avrebbe gradito la presenza di Autostrade nel progetto
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Avrebbe dovuto finanziare i corsi di formazione necessari per il reinserimento lavorativo di alcuni detenuti nelle carceri genovesi. È questo, secondo quanto ricostruito dall'agenzie Dire, il ruolo di Autostrade per l'Italia nel protocollo che il governo, per mano del ministro Guardasigilli, Alfonso Bonafede, non ha firmato a sorpresa questa mattina nel Salone di rappresentanza del capoluogo ligure. Il Comune, che aveva organizzato la cerimonia per la firma del protocollo a totale insaputa della posizione dell'esecutivo, per ora non commenta ufficialmente. Ma un misto tra rabbia e incredulita' serpeggia palpabile tra tutti i rappresentanti dell'amministrazione.

Il sindaco Marco Bucci non c'è perché indisposto, il vicesindaco Stefano Balleari concede solo due parole introduttive prima dell'annuncio ufficiale del ministro della Giustizia. Il più contrariato è il consigliere delegato alla Protezione civile e al volontariato, Sergio Gambino, che ha seguito, passo dopo passo, il percorso per giungere all'accordo e ha curato i primi progetti praticamente già pronti a partire. Ma anche i volti del prefetto Fiamma Spena, del questore Vincenzo Ciarambino e del magistrato Gherardo Colombo, nonché dei rappresentanti del Palazzo di Giustizia genovese, sono piuttosto eloquenti.

Lo stupore per il veto del governo, imposto dal ministero dei Traporti, è dovuto anche al fatto che la bozza del protocollo sarebbe stata proposta al Comune direttamente dall'esecutivo e che in altre città, come Roma, un accordo del tutto simile e con la presenza di Autostrade è in vigore da tempo. Tanti i progetti per cui Palazzo Tursi stava attendendo la firma per il via libera formale, tra cui la riverniciatura delle panchine, la pulizia dei rivi e attività di prevenzione per l'anticendio boschivo.

"Il progetto per noi è importante. Però per questioni di carattere amministrativo il protocollo non potrà essere sottoscritto oggi a seguito di una richiesta del Mit. Il Ministero ha chiesto infatti di poter rivedere il protocollo. Comunque è un progetto che crediamo di poter concretizzare entro un mese. Questa è una notizia che abbiamo avuto proprio stamattina ma avevo promesso che sarei stato presente e ho voluto comunque mantenere questa promessa", ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, annunciando lo slittamento della firma.