False prestazioni dentistiche per truffare la Cassa edile genovese. Per questo sono finiti davanti al giudice per l'udienza preliminare Cinzia Perroni 16 operai, tutti di origine albanese, per un raggiro da 40 mila euro nel giro di pochi mesi. I fatti risalgono al 2017. L'indagine era partita dopo la denuncia dei responsabili dell'istituto previdenziale che aveva notato anomalie nelle prestazioni: tutti gli operai, infatti, avevano presentato documentazione per l'installazione di protesi dentarie (da 10 a 20 ciascuno) quasi tutte effettuate dagli stessi medici, tra l'aprile e il maggio 2017. La denuncia era finita sulla scrivania del pm Cristina Camaiori che aveva delegato alle indagini la Gdf. Le fiamme gialle avevano così scoperto che i dentisti non avevano mai effettuato quelle prestazioni e nemmeno conoscevano gli operai. Inoltre, in alcuni casi, i medici indicati nelle dichiarazioni non esistevano nemmeno. Ognuno di loro era riuscito a ottenere dalla Cassa edile un rimborso di 2.500 euro per prestazioni mai ricevute. Una volta scoperti i 16 (difesi dagli avvocati Emanuele Tambuscio, Riccardo Lamonaca, Vittorio Pendini ed Elena Volpi) hanno restituito le cifre ottenute indebitamente e oggi hanno chiesto la messa in prova ai servizi sociali.
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