
La denuncia era finita sulla scrivania del pm Cristina Camaiori che aveva delegato alle indagini la Gdf. Le fiamme gialle avevano così scoperto che i dentisti non avevano mai effettuato quelle prestazioni e nemmeno conoscevano gli operai. Inoltre, in alcuni casi, i medici indicati nelle dichiarazioni non esistevano nemmeno. Ognuno di loro era riuscito a ottenere dalla Cassa edile un rimborso di 2.500 euro per prestazioni mai ricevute. Una volta scoperti i 16 (difesi dagli avvocati Emanuele Tambuscio, Riccardo Lamonaca, Vittorio Pendini ed Elena Volpi) hanno restituito le cifre ottenute indebitamente e oggi hanno chiesto la messa in prova ai servizi sociali.
IL COMMENTO
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