cultura

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 Dal 1 giugno al 3 novembre Palazzo Ducale trasforma il suo sottoporticato in un Labirinto attraverso il percorso artistico di Lele Luzzati. Dai disegni alle scenografie, dalle ceramiche ai bozzetti per il teatro, si riscopre la poliedricità di uno degli artisti genovesi più amati.

“La chicca è il Luzzati internazionale che troviamo nella prima sala perché si tende sempre a considerare la sua attività prettamente genovese, ma qui riscopriamo le opere realizzate durante la sua permanenza in Svizzera grazie agli studi di Sergio Noberini”, racconta Serena Bertolucci Direttore di Palazzo Ducale. “La mia sala preferita è dedicata alle navi, poiché troviamo un Luzzati designer per gli interni delle navi quando ancora rappresentavano un mito per le persone comuni”.

E così Luzzati si trasferisce in una delle mete più centrali per raccontarsi a genovesi e turisti. Per l’occasione anche le vie del centro si sono vestite a festa con girandole colorate. “Questa mostra nasce dall’esigenza di trovare un luogo che ospitasse la collezione in attesa di trovare una nuova struttura museale dove esporla”, spiega Barbara Grosso assessore alla cultura del Comune di Genova. E infatti in contemporanea al Luzzati Lab, vicino al Teatro della Tosse, è stata allestita un’altra esposizione dedicata alla sua attività di scenografo, “Dal bozzetto al palcoscenico”. Tanti gli appuntamenti pensati specialmente per le famiglie e per i bambini: ma si parte con lunedì 3 giugno, giorno dello spettacolo teatrale e della “Parata dei Tarocchi” per festeggiare il compleanno di Luzzati all’interno degli omonimi giardini del centro storico.

“La volontà dell’amministrazione è quella di valorizzare i talenti genovesi e magari trovarne anche di nuovi”, prosegue l’assessore Grosso. “Nella scelta delle mostre Palazzo Ducale sta ospitando grandi artisti genovesi e altri di fama internazionale ma puntando sempre a sottolineare il legame con la nostra città. Di De Chirico abbiamo mostrato alcuni schizzi di Genova, mentre per i 120 anni di Hitchcock analizzeremo il suo amore per la nostra riviera”, conclude Serena Bertolucci.