cronaca

Melgrati: "Se avessi rubato 3,8mila euro alla Regione sarei un cog...ne"
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"Questa è una sentenza politica. Se davvero avessi rubato 3800 euro alla Regione Liguria sarei un cog...ne". Così il sindaco di Alassio (Savona), Marco Melgrati, commenta la condanna a 2 anni, 11 mesi e 15 giorni nell'ambito nel processo sulle "spese pazze" in Regione Liguria.


Per la Legge Severino sarà sospeso dalla carica di sindaco di Alassio per 18 mesi in attesa del ricorso. Lo sostituirà temporaneamente il vice Angelo Galtieri. Qualora la Corte d'Appello dovesse confermare la condanna la sospensione sarebbe da quel momento di 12 mesi; la conferma della Cassazione farebbe definitivamente decadere Melgrati e l'intera giunta comunale.

Melgrati è stato eletto sindaco nella primavera scorsa e il mandato amministrativo scade nel 2023. "Chiederemo la sospensiva al Tar - annuncia - in casi analoghi è stata concessa. Se ho capito bene la sentenza sono stato condannato in quanto capogruppo ma so di aver agito legalmente. Il dolo non è stato dimostrato, le bottiglie che regalavo andavano a figure istituzionali e forze dell'ordine. Verità e giustizia emergeranno".


Appena eletto sindaco, dovrà lasciare per la sospensione prevista dalla legge Severino il primo cittadino di Cogorno (Genova) Gino Garibaldi.
"Sono amareggiato, non me lo aspettavo. Mi sembra tutto assurdo. Non ho mai preso soldi in anticipo, ho sempre presentato delle richieste per i rimborsi delle spese che sono state regolarmente accolte. Il Comune andrà avanti comunque, c'è un vicesindaco pronto a guidare l' amministrazione" ha dichiarato all'Ansa Garibaldi, uno degli ex consiglieri regionali liguri condannati oggi.

Commenta anche il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio Regionale Matteo Rosso, presente nell'elenco dei condannati: "Oggi sono terribilmente avvilito e umiliato. Ho ricevuto, seppure in primo grado, una condanna di buona pesantezza notevole per fatti di 8 e 9 anni fa che non mi sembravano così 'gravi' ma non esprimo giudizi come non ho mai fatto".