E' stato un incontro interlocutorio e di presentazione del piano complessivo ideato per la demolizione delle pile 10 e 11 di ponte Morandi quello che si è svolto in prefettura a Genova. La "commissione esplosivi" non ha messo ancora nero su bianco quelle che saranno le modalità, le tempistiche e la gestione della popolazione residente, ma ha preso atto di quella che è la strada intrapresa dalla struttura commissariale, ossia la demolizione con l'esplosivo. Le aziende dell'ati e della società Siag di Parma, a cui sono state affidate le operazioni, hanno presentato il progetto di demolizione. L'obiettivo resta quello di abbattere il ponte tra il 22 e il 24 giugno o al più tardi il weekend successivo anche se resta il problema di dover demolire, e in questo caso meccanicamente, prima le case che si trovano sotto la struttura. Alla riunione della commissione esplosivi erano presenti, oltre alle aziende, tecnici della struttura commissariale e il Rina come project manager.
Non erano presenti esponenti di Asl e Arpal. Una nuova riunione si svolgerà nei prossimi giorni. Oggi sono iniziati, al cantiere est di ponte Morandi, i lavori di perforazione delle pile nei punti dove saranno collocate le microcariche di dinamite. Questi lavori propedeutici hanno fatto scattare i sensori montati sull'impalcato e determinato la chiusura temporanea di via Fillak, una delle strade di collegamento tra la Valpolcevera e il centro città.
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