cronaca

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Riduzione della palatica monouso: è l’obiettivo del progetto “Plastic free” lanciato da Porto Antico di Genova in collaborazione con Iren per la fornitura di soluzioni per l’utilizzo dell’acqua della rete.


Si tratta dell’impegno di Porto Antico per la sensibilizzazione verso il pubblico e gli esercizi commerciali per un cambiamento in chiave ecologica delle abitudini di consumo di acqua, anticipando l’applicazione delle nuova direttiva europea 2021. A partire dal 24 maggio, in occasione della 15esima edizione della Festa dello Sport, i primi esercizi commerciali e ristoranti che hanno aderito all’iniziativa saranno dotati di distribuiti di acqua gassata e o refrigerata forniti da Culligan, azienda di riferimento a livello internazionale nel settore del trattamento acqua, grazie a cui sarà possibile riempire le borracce in acciaio di Porto Antico, acquistabili nei negozi dell’area e alla Cittá dei bambini e dei ragazzi.


Eataly sarà apripista del progetto, e garante è Iren attraverso i controlli su impianti e reti delgli acquedotti genovesi.  Con questa iniziativa Porto Antico e i suoi visitatori contribuiranno a ridurre la produzione di plastica (meno 1500 kg in un anno), le emissioni di anidride carbonica (meno 6000 kg all’anno) e utilizzo di carburante (meno 3000 kg). Testimonial del progetto, presentato al museo Luzzati del porto Anrico, Alex Bellini, esploratore italiano che tra le varie imprese ha compiuto il percorso della plastica dal Gange all’isola di plastica del Pacifico “grande quattro volte la Francia” attraverso una canoa realizzata con materiali riciclati. “Le isole di plastica che si trovano in mare si formano con la plastica che arriva da dieci fiumi del mondo. In India la gente pensa ancora che qualcuno li salverà, ma nessuno li salverà. Ognuno di noi e tutti insieme dobbiamo fare qualcosa partendo dalla spesa al supermercato. Ottima l’iniziativa di Porto Antico”.



Fino al 30 giugno a Porta Siberia ci sarà una mostra fotografica curata da Randy Olson, fotografo di fama internazionale, emozionante testimonianza dei danni provocati dalla plastica al mondo. “Se continuiamo a immettere plastica in mare a questo ritmo, nel 2050 peserà più degli animali ospitati in mare” ha ricordato Bellini.