
"Questo è uno spazio che restituiamo alla città - spiega l'assessore - con l'obiettivo di restituire completamente quest'area". A breve ci sarà il passaggio di proprietà verso Amiu e inizieranno i lavori per realizzare la fabbrica del riciclo.
"Si tratta di riportare qui ciò che Ponte Morandi ha portato via - sottolinea Campora - anche se sotto l'area del ponte, nel masterplan che è stato approvato dalla giunta, ci sarà comunque uno spazio dedicato ad Amiu, al riuso, un centro che possa vivere tutti i giorni con biblioteca, caffè e uno spazio dedicato al riciclo".
Il primo passo è stato quello di restituire la piazzetta al quartiere. Un giardino che è già una prima vetrina della filosofia del riuso visto che il pavimento è stato realizzato utilizzando scarpe da ginnastica riciclate.
"Questo è un modo per dimostrare che grazie al riciclo ci si ottengono nuove cose - spiega Luca Zane, responsabile comunicazione Amiu - per realizzare questo spazio di 100 ci vogliono circa 6000 scarpe, ma è anche un modo per restituire uno spazio abbandonato del quartiere. Oggi presentiamo lo spazio aperto di un edificio che, presto, farà parte di un progetto di recupero di Amiu".
A dare il nome a questi giardini ci penseranno i giovani, gli studenti, e i cittadini del quartiere, attraverso una sorta di referendum pubblico, come ha spiegato il presidente del municipio, Renato Falcidia, una votazione sia utilizzando schede che on line.
IL COMMENTO
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