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Campionato emozionante, come ai tempi d'oro del rally
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La. classifica della 103esima edizione della Targa Fiorio ci consegna alcune riflessioni. Innanzitutto, dispiace vedere così pochi iscritti sia nel moderno che nello storico. Aver tolto il coefficiente 1.5, specie nello storico, ha fatto si che diversi piloti non si siano sobbarcati la costosa e lunga trasferta in Sicilia.

Protagonisti della serie tricolore storica come Lucky e Da Zanche hanno rinunciato. Pure Bossalini ha dato forfait, anche se i motivi veri potrebbero essere altri. Sembra infatti che si sia conclusa la sua avventura col preparatore Guagliardo non trovandosi soddisfatto del mezzo messo a sua disposizione finora.

L'ordine d'arrivo del Cir dà un’immagine straordinaria del tricolore 2019. Mai come quest’anno, dopo il dominio di Paolo Andreucci con la Peugeot ormai noioso, il campionato ci sta regalando un'alternanza al vertice che ricorda i migliori anni d’oro della specialità. 

Tre vincitori diversi in tre gare effettuate finora
e un ordine d'arrivo che mescola a meraviglia le 5 case impegante ossia Ford, Citroen, Volkswagen, Skoda e Hyundai: è il segnale di una formula in salute. Questi ragazzi e questi team con le diverse vetture stanno dando vita a un grande campionato italiano, nei contenuti e nelle emozioni.