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Il Genoa perde ancora e il finale di stagione ad inseguire al salvezza e’ un incubo. Vince il Torino che ora sogna davvero l’Europa mentre il Grifone senza il sostegno della Gradinata Nord rimasta mezza vuota per la contestazione al presidente Preziosi fa i conti con le occasioni perse e la mancanza cronica del gol che non arriva da 225 minuti.

Primo tempo di marca rossoblu’ nel semi silenzio del Ferraris con non piu’ di 10.000 presenti compresi i sostenitori granata. La squadra di Prandelli con il redivivo Lapadula in attacco con Sanabria ce la mette tutta ma non sblocca il risultato con tre occasioni: la prima un colpo di testa di Zukanovic fuori da buona posizione, poi l’infortunio serio di Sturaro sostituito da Rolon, quindi il colpo di testa di Lerager con parata miracolosa di Sirigu, quindi la girata di Lapadula appena fuori.

La squadra di Mazzarri non pervenuta col solo Belotti in avanti. Nella ripresa dopo pochi minuti esce uno spento e scarico Sanabria ed entra Kouame’. Il Torino mette la testa fuori dall’area e Baselli su pinizione sfiora il palo. Un campanello d’allarme che Criscito e compagni non colgono. E al 18’ Veloso, fino a questo punto tra i migliori, pasticcia a centrocampo e regala il pallone ad Aina che fa partire il contropiede letale visto che alla fine lo chiude l’ex Ansaldi con un gran tiro che batte Radu. Il portoghese esce per Bessa ma la squadra non reagisce, sembra rassegnata anche se a tre minuti dalla fine un colpo di testa di Kouame’ è stato neutralizzato da un intervento straordinario in volo di Sirigu.

Il Genoa ringrazia la vittoria della Spal ad Empoli, ma la permanenza in serie A e’ tutta da conquistare. Soprattutto senza i tifosi non si va da nessuna parte, sono l’essenza di un club come quello rossoblu’, Preziosi ne deve tenere conto, non giova a lui il muro contro muro.