cronaca

1 minuto e 15 secondi di lettura
 "Il filone d’inchiesta sui cinque viadotti che nasce dalle indagini sul crollo del Ponte Morandi, e che coinvolge sia Autostrade per l’Italia sia la controllata Spea, sta prendendo una piega che insieme mi preoccupa e mi fa arrabbiare", così ha commentato le novità' nell'inchiesta bis sui presunti falsi report su cinque viadotti autostradali italiani il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, sulla sua pagina Facebook.

"Dobbiamo naturalmente lasciar lavorare i magistrati in serenità, ma se le ipotesi accusatorie fossero confermate, saremmo di fronte a uno scenario gravissimo. Come ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ho deciso di cambiare alla radice lo stato di cose che l’inchiesta fotografa.
Sono ripresi i controlli effettivi sulla sicurezza delle autostrade, lo dimostrano le prove di carico sulla A24 che vi abbiamo raccontato, e si inizia a valutare nel merito la sorveglianza e i calcoli sulla stabilità effettuati dai concessionari. Non mi fido più solo delle carte, come è avvenuto per troppo tempo".

"Purtroppo -prosegue il ministro- questa inchiesta sembra confermare che il mio non è mai stato allarmismo, ma una decisiva presa di coscienza sulle lacune nel sistema dei controlli, lacune che ho ereditato e che stiamo colmando. Stiamo lavorando per evitare un’altra Genova. La strada è quella giusta, e più mi attaccano, ovviamente sempre e solo a livello personale, più mi convincono che la nostra rivoluzione è in atto".