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Giuliano Pisapia riparte da Genova e conferma la disponibilità a svolgere un ruolo di primo piano alle prossime europee in un rapporto con il partito democratico che si sta costruendo.

L’occasione è un dibattito su ‘Dove va l’Europa’, organizzato per la presentazione della rivista ‘Storia e memoria’ dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza. L’ex sindaco di Milano dice che non c’è nulla di ufficiale, ma potrebbe essere capolista nel nord ovest per il pd targato Zingaretti. E sull’Europa vede il pericolo di una disgregazione tra i paesi dell’unione:

"Il rischio - dice Pisapia - è che gli stati che hanno aderito non siano più uniti nelle scelte. Bisogna creare una rifondazione dell'Europa, ma senza Europa non si va da nessuna parte. Quando si affrontano i temi globali serve una visione molto più unitaria di quella di oggi".

A dirigere la rivista Carlo Rognoni che condivide i timori e auspica una trasformazione dell’unione europea:

"Alcuni errori sono stati fatti - premette Rognoni - sono state perse delle occasioni. Sull'immigrazione, che sarà un tema della campagna eletorale, indubbiamente errori ci sono stati. Ma è anche un tema pieno di fake news. I dati dicono che l'Italia sta meglio di molti paesi europei, anche se non è sufficiente. Il problema è che la responsabilità è ancora dei singoli stati".

All’incontro hanno partecipato anche Roberta Pinotti, Giovanni Toti, ma anche il cardinale Angelo Bagnasco, Presidente del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa

"La Chiesa crede fortemente nell'Europa e nel suo cammino di integrazione - spiega Bagnasco - Ma questo cammino va ripensato con serenità".

A chi chiede se vede il sovranismo come un pericolo Bagnasco risponde così: "il gli 'ismi' sono di per sé un'infezione, la sovranità è una cosa, i sovranismi un'altra. Pensate alla nazione che è una cosa importante e bella. I nazionalismi invece diventano esasperazioni.