Biancheri ha dichiarato di essere solo civico, tanto da dire che sia gente di centro destra che di centronsinistra voterà’ per lui. È’ probabile sia vero, conosco importanti politici che bazzicano in Regione del centro destra che lo avrebbero voluto sostenere...ma non possono!
E va ricordato che mentre Biancheri è’ stato eletto con l’appoggio del Pd e della sinistra della Cassini, dopo qualche tempo ha scaricato proprio la Cassini per strizzare l’occhio al Presidente della Regione Toti. Poi l’operazione non si è’ potuta concludere anche proprio per la candidatura di Tommasini, forzata nei tempi dallo stratega dei 100 Bissolotti, ex potente assessore al turismo di Sanremo che ha blindato Lega e Forza Italia intorno al nuovo candidato.
Ma le scelte dei due partiti sono state di fatto molto locali espresse dal segretario sanremese forzista e dal commissario Lega locale, ambdedue molto legati a Tommasini e Bissolotti, ma di fatto mai appoggiata convintamente dagli esponenti regionali che stanno a guardare con paura di quanto potrebbe accadere a Sanremo in vista delle elezioni liguri del 2020.
E Il Sindaco Biancheri lotta su tanti fronti, non sa se e come inserire il simbolo del Pd tra i partiti che lo sostengono, non vuole venire deificato un candidato civico di centrosinistra e non vuole neanche l’endorsment di Claudio Scajola che come primario obiettivo sembra ponesse come condizione avere l’appoggio per diventare il nuovo Presidente della Provincia di Imperia anche in via anticipata rispetto alle scadenze naturali.
Sanremo sta tirando fuori tutte le difficoltà’ della politica dei giorni d’oggi tra strane alleanze, partiti che crescono o che vanno verso il baratro, altri di cui si preferisce non avere l’endorsment perché potrebbero creare più’ problemi che altro.
A questo in una realta’ come quella di Sanremo, piccola ma con grandi interessi economici, si aggiunge il desiderio di potere locale di piccoli ambiziosi politici territoriali che vedono le elezioni come occasione di entrare nella stanza dei bottoni, gruppi affaristici che difendono questa o quella azienda e progetti già’ presentati o in divenire che possono cambiare la faccia di Sanremo e valere diverse decine di milioni di euro.
Un mix esplosivo e strategie elettorali molto delicate che hanno già’ fatto salire la tensione alle stelle!
E siamo solo a 70 giorni dal primo turno e a 85 dal probabile ballottaggio.
Problemi seri per i due primari candidati che hanno il loro daffare per motivare le truppe e valutare pro e contro di ogni decisione.
Serena e tranquilla naviga la candidata 5 stelle Arrigoni, sembra che pensi: meglio sola che mal accompagnata!
politica
Elezioni Sanremo: regna la confusione tra partiti e candidati
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