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Calcio&bufera
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D’accordo c’è la mezza maratona di Genova alla domenica, ma spostare per questo il derby tra Sampdoria e Genoa al lunedì sera è una presa per i fondelli alla città, a chi lavora e ai tifosi.


Tutti indignati perché è l’ennesima volta che in una Genova con mille problemi dopo il crollo del Ponte Morandi e che deve inventarsi viabilità alternative per sopravvivere, spesso viene chiamata a fronteggiare le cervellotiche decisioni del mondo del pallone e dei vari osservatori dello sport. La stracittadina rossoblucerchiata del girone di ritorno finisce per disputarsi cosi lunedì 15 aprile perché nessuno ha trovato per questo appuntamento una collocazione migliore, forse non ci hanno neppure pensato. L’importante è Roma, Napoli, la Juventus e Milano. Di Genova e di altri se ne fregano. Il derby muove oltre trentamila persone ed invece di venire incontro a chi ha passione per queste squadre ecco lo schiaffone in faccia a tutto e a tutti.


In Spagna intanto hanno deciso proprio per andare incontro al pubblico di cancellare il cosiddetto “Monday night” caro agli inglesi e a quanto pare solo a loro. In Italia quando è che cominciamo a farci rispettare? Ora basta. Il derby di lunediì è l’ennesima offesa. È una follia. Sui social e non solo sale la protesta per richieste inascoltate e la Federclubs, la tifoseria organizzata della Sampdoria con un cominucato ha definito questa scelta: "Una porcata".

Si facciano sentire anche le società se tengono ai loro sostenitori. I soldi arrivano attraverso le televisioni ma se club come Real Madrid, Barcellona, Siviglia, Valencia, Atletico Madrid e tante altre hanno appoggiato l’abolizione del lunedì sera nella Liga si può fare anche qui. O no?