salute e medicina

2 minuti e 5 secondi di lettura
 Una notte per scendere in pista e fare anche un po’ di solidarietà: è questo l’obbiettivo dell’iniziativa “Un notturno per il Gaslini”. La stazione sciistica di Prato Nevoso ha scelto di devolvere l’intero incasso della serata di sci notturno di gioved’ 21 febbraio alla campagna pro Gaslini.

Le piste saranno aperte dalle 20 alle 23 e lo skipass costerà solo 14 euro.
Con il ricavato di questa iniziativa, grazie a Prato Nevoso, il Gaslini attrezzerà un ambulatorio per i piccoli pazienti che hanno terminato le cure oncologiche.
La sinergia tra Prato Nevoso e il Gaslini è frutto di un preciso accordo quadro siglato, a cui hanno preso parte anche i due presidenti di Regione: Giovanni Toti per la Liguria, Sergio Chiamparino per il Piemonte.

In una nota congiunta, hanno sottolineato: “Il progetto che unisce lo sci al Gaslini, e Prato Nevoso a Genova, è la prova concreta di come fare sistema sia il modello a cui tendere. Queste due realtà così diverse sono unite nel segno dell’eccellenza: la prima ha saputo imporsi in pochi anni come realtà di riferimento del sistema turistico cuneese, la seconda è ormai un’eccellenza internazionale nel campo della ricerca e della cura al cancro in età infantile”.
Non è questo l’unico evento a favore del Gaslini di Genova: altre iniziative di solidarietà si sono svolte a partire dall’Open season dell’8 Dicembre dedicata ai pazienti oncologici.

La campagna targata Prato Nevoso non si sta concentrando solo sulla lotta ai tumori infantili, ma va oltre e punta a premiare le famiglie e i piccoli pazienti che la loro personale battaglia contro il cancro l’hanno finalmente vinta. Perché questo è un altro importante messaggio che va a braccetto con la speranza della ricerca scientifica: di cancro oggi si guarisce sempre più.

Ogni volta che viene curato un bambino, è un passo in più verso la vita.
“La partnership tra Gaslini e Prato Nevoso rappresenta un modello virtuoso di sostegno all’attività assistenziale dell’ospedale, di promozione di percorsi di buona salute per i pazienti “fuori terapia” e, ovviamente, di efficace responsabilità sociale", ha sottolineato il direttore generale dell’Istituto Giannina Gaslini Paolo Petralia. "Ed il coinvolgimento in questo progetto di tanti bambini e giovani amplifica il valore del suo messaggio: piccoli che aiutano altri piccoli”.