cronaca

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 "Serve urgentemente una norma che consenta la proroga della gestione commissariale o la nomina di un altro commissario. Altrimenti il rischio inquinamento è reale". A lanciare l'allarme è il sindaco di Cogoleto Mauro Cavelli. Il fulcro del discorso è il prosieguo delle operazioni di messa in sicurezza della Stoppani, l’ex fabbrica di lavorazione del cromo di Cogoleto.


Ieri in prefettura a Genova si è tenuto un dialogo tra i sindaci di Arenzano e Cogoleto, il prefetto Fiamma Spena e Regione Liguria. Domani, giovedì 14 febbraio, scade la struttura commissariale che si sta facendo carico di gestire la messa in sicurezza del sito. Il ministro all'Ambiente Sergio Costa, pressato dal governatore Toti ha convocato per oggi a Roma un tavolo d'urgenza per affrontare la situazione.

"Bisogna chiarire una cosa - prosegue Cavelli -: il Sin (la categoria che fa sì che la Stoppani rientri nei 'Siti di interesse nazionale') rimane attivo. Manca solo il 10% per mettere in sicurezza l'area, ma questo è solo un passo, poi ci sarà un lavoro molto lungo e delicato". Il sindaco di Cogoleto spiega che i pericoli per l'ambiente non sono trascurabili e rimarca la necessità che il governo intervenga quanto prima per una proroga della gestione ad opera della struttura commissariale. Compito in mano al prefetto Spena che in tutto questo periodo si è occupata della messa in sicurezza del sito.



"Si sono attivati sistemi di depurazione che consentono di ammungere la parte sottostante il fiume Neirone. Se ora venisse meno questo lavoro qui torna tutto come era prima. Quando il cromo rolo fuoriesce lascia in acqua una colorazione giallo-verde e non solo una battuta che fa riferimento all'attuale governo nazionale. Non bisogna trascurare nulla sotto questo aspetto. E se non arriva la proroga della gestione commissariale i rischi ambientali sono reali - prosegue il sindaco di Cogoleto -. Prima di tutto va chiuso il discorso della messa in sicurezza".