Secondo giorno di sciopero e presidio ai varchi portuali di Genova. Le tre sigle sindacali di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, non fanno retromarcia e proseguono la loro manifetsazione. Ieri lo sciopero è stato di natura nazionale, oggi solo locale. A Genova le maggiori conseguenze causate dal blocco sono attese nell'area di San Benigno, Lungomare Canepa e la Strada a Mare Guido Rossa. Ieri i disagi creati dai manifestanti all'ingresso del porto sono stati limitati. Oggi si teme che la situazione possa complicarsi maggiormente. Alla base della protesta di oggi i temi legati alla sicurezza sul lavoro, i tempi di attesa in porto per lo scarico e carico merci e ancora le condizioni di lavoro in porto.
Ma dalle istituzioni locali è arrivato un 'no' netto alla necessità e modalità di protesta. Il governatore della Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci hanno richiamato tutti alla responsabilità e chiesto un 'congelamento della protesta'. "Una giornata di sciopero dell’autotrasporto proprio mentre al comparto genovese vengono destinati ben 180 milioni di euro a compensazione dei disagi alla viabilità dello scalo ligure" hanno spiegato Bucci e Toti. Parole inascoltate da parte di autotrasportatori e sindacati. Lo sciopero va avanti.
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