cronaca

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 Animi distesi al termine dell'incontro tra il sindaco-commissario Marco Bucci e il comitato degli abitanti ai confini della zona rossa di ponte Morandi. I residenti, 300 famiglie che vivranno a pochi passi dai cantieri, escluse finora da tutele e indennizzo, hanno parlato con Bucci e con l'assessore comunale Pietro Piciocchi.

Confermano la manifestazione di protesta dell'11 gennaio ma si dicono ottimisti: "Non abbiamo avuto aspettative deluse da questo incontro - dice Fabrizio Belotti, presidente del comitato -. Ci lasciamo l'anno vecchio alle spalle con altre promesse ma con qualcosa di costruttivo. Abbiamo chiesto la nostra parte di risarcimento e la creazione di un osservatorio su demolizione e ricostruzione e per quanto riguarda la costruzione del cantiere. Il sindaco si è mostrato attento". L'idea di Bucci, già illustrata nei giorni scorsi, è di intervenire come struttura commissariale per dare ai residenti una cifra che permetta loro, eventualmente, di trasferirsi per tutta la durata dei lavori sulla falsa riga del contributo per la sistemazione autonoma che era stata concessa agli sfollati. "Non abbiamo parlato di cifre - continua Belotti - né di perimetrazioni: per quello dovremo aspettare il progetto esecutivo della demolizione e ricostruzione della parte est del Morandi".

Qualche timore, però, resta, sul fronte dell'inquinamento. "Ci hanno assicurato che non c'è amianto nei monconi - ha detto Giorgio Sacchi, un residente -, ma noi abbiamo parlato con alcuni periti e secondo loro è quasi scontato che invece la sostanza fosse presente nelle costruzioni di quegli anni". Questa sera il comitato si riunirà per un veglione di Capodanno all'interno del tendone allestito in via Capello, al limite sud della zona rossa.