porti e logistica

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 Il porto della Spezia toglie le castagne dal fuoco a Genova Multedo: almeno così pare ascoltando le parole del presidente dello scalo del levante ligure, Carla Roncallo, donna concreta, con pochi fronzoli. Il tema è quello più che scottante del deposito di Gnl, gas naturale liquefatto, con cui si alimentano le navi di nuova generazione, soprattutto da crociera (solo alla Spezia ne arriveranno due già il prossimo anno così alimentate). Significa un combustibile poco inquinante che renderebbe quasi superflua la elettrificazione delle banchine, se tutte le navi fossero così alimentate.

Ma senza usare troppi condizionali, Roncallo, spiega: “Stiamo andando sempre di più verso un porto verde, che si coniughi con la città. Per questo con Snam, che gestisce il rigassificatore di Panigaglia, stiamo lavorando insieme alle altre istituzioni, su tre versanti: basterebbe un piccolo adattamento dell’impianto che già esiste, per fare in modo che si possa trattare il Gnl in tre modi: per alimentare le navi, per i camion (in quel caso portandolo via tir al retroporto di Santo Stefano Magra) e infine per produrre elettricità, visto che per elettrificare le banchine ci sono problemi con Enel.

“Abbiamo già avviato contatti con tutti i soggetti interessati e speriamo il prossimo anno di fare passi avanti, anche perché ci tengo molto al porto green, il porto verde, compatibile con l’ambiente. Porteremo avanti anche il progetto delle barriere anti rumore in viale San Bartolomeo, dove la vicinanza tra porto e città è molto forte” continua Roncallo.

Chiediamo al Presidente se un impianto come questo potrebbe rendere superfluo un deposito di Gnl a Genova Multedo, e la risposta é: “Credo certamente di sí. Peraltro so che anche Livorno ci sta lavora ma ha problemi. Impianti di questo genere sono pochi e il notato servirebbe sicuramente tutto il Nord Tirreno”.