cronaca

2 minuti e 6 secondi di lettura
Alle parole tanto discusse dell'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, che ha definito "un suicidio per il Paese" l'eventualità di interrompere i lavori del Terzo Valico, si sono uniti altre autorità liguri e nazionali.

A partire dal vice-ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi. "L'analisi costi-benefici sul Terzo Valico per quello che ne so io, ma lo ha detto anche il ministro in più occasioni, sarà ormai definitivamente positiva visto che l'opera è in avanzato stato di esecuzione. Quindi non dovrebbe esserci alcun tipo di problema".

"Sul Terzo Valico - ha aggiunto Rixi - sono favorevoli i sindaci di Genova e Milano e i governatori di Liguria e Piemonte. È una delle poche grandi opere che non vede problemi con nessun ente a dimostrazione che interessa il territorio. Darò tutto me stesso affinché vada avanti ancora più speditamente di quanto avvenuto fino a oggi. Bisogna avviare anche i lavori sulla linea ferroviaria Tortona-Milano, altrimenti l'alta velocità Genova-Milano non la avremo prima del 2025-2026".

A margine della messa per Santa Barbara, celebrata dall'arcivescovo genovese all'imbocco sud del cantiere di Fegino, ha parlato anche il governatore della Regione liguria Giovanni Toti. "Finire il Terzo Valico è il più grande regalo di Natale che possiamo fare al Paese, da liguri e da genovesi"

"È chiaro a tutti - ha poi proseguito Toti - che il Terzo Valico è irreversibile. In queste gallerie corre un pezzo di futuro del Paese, non solamente di Genova o della Liguria, la presenza del sindaco di Milano qui oggi ne è una prova. Dalla filosofia del Terzo Valico corre il Paese, la filosofia di chi vuole modernizzare l'Italia rendendola finalmente un Paese efficiente".

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha voluto poi confermare, quanto detto dalle rappresentanze liguri. "Non credo si possa più ragionare di singole città o singole Regioni, il Terzo Valico è un'opportunità per il Nord Ovest, bisogna essere rapidi a finirlo altrimenti gli altri Paesi europei approfitteranno dei ritardi dell'Italia".

"Oggi non è tanto importante dove si producono le merci, ma quante se ne trasportano. I cinesi che sono lungimiranti si stanno comprando porti in giro per il mondo per cui il problema della logistica è la frontiera del futuro - ha aggiunto Sala -. Anche la grande Milano ha bisogno del Terzo Valico, non possiamo immaginare di vivere in una realtà di benessere nel nostro piccolo, dobbiamo pensare ai collegamenti".