cronaca

Per ora pochi modelli presentati
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E' trascorso un mese da quei drammatici giorni in cui il mare si è divorato una parte della costa ligure. Un mese nel quale ci si è rimboccati le maniche e si sta cercando di tornare alla normalità. Ma servono risorse, tante.

E la quantificazione dei danni evidentemente non si è ancora conclusa. La prova sul territorio provinciale genovese è nelle poche richieste danni, poco più di un centinaio, pervenute alla Camera di Commercio attraverso il modello AE distribuito da tutte le associazioni di categoria.

"Dovrebbero essere molte di più - ha dichiarato Enrico Castagnone coordinatore Confesercenti Tigullio - basta pensare che solo sul litorale di Lavagna abbiamo avuto più di 21 stabilimenti balneari danneggiati o cancellati. Se consideriamo le attività commerciali e tutto ciò che ne consegue, sono davvero poche le richieste. Facciamo un appello perché le persone possano comunicare questi dati con il modello".

Dunque la scadenza di oggi per la presentazione non basta, da qui la richiesta alle istituzioni.

"Facciamo una richiesta in regione - ha aggiunto Castagnone - per avere una proroga dei tempi perché capiamo bene che molte imprese, con quello che è accaduto, di mettersi a tavolino e fare una stima dei danni".