cronaca

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Si terrà domani, dopo lo slittamento di una settimana, l'incontro al Mise per discutere il futuro di Piaggio Aerospace. "Piaggio è un'industria fondamentale per la Liguria", spiega l'assessore regionale allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti.

"La perdita di 1200 posti di lavoro rappresenterebbe un disastro sociale. Anche perché sarebbe un impoverimento del tessuto industriale italiano e regionale, che non possiamo permetterci" sottolinea l'assessore al termine dell'incontro con i sindacati, tenutosi in consiglio regionale.

"Quando aziende del genere chiudono - continua Benveduti - non riaprono più, perdendo un'expertise costruita nei decenni che non si può più ricostruire in maniera veloce. Dev'essere predisposto un progetto di rilancio di tutto il comparto militare per poter dire che l'Italia ha cambiato verso, altrimenti è una lenta falcidia di aziende, una dietro l'altra".

"Il governo deve decidere una volta per tutte", sentenzia Alessandro Vella. "I continui ritardi su questa vertenza sono molto pericolosi e stanno mettendo seriamente a rischio il lavoro di oltre 1200 lavoratori tra Genova e Villanova d'Albenga, oltre l'indotto".

"La Liguria e Genova - aggiunge il segretario di Fim Cisl Liguria -, ancora di più dopo il crollo del ponte Morandi, non possono permettersi di perdere neanche un posto di lavoro. Il rischio è davvero molto alto se non verranno confermati 766 milioni e se non capirà nell'incontro di domani una volta per tutte come e se Leonardo potrà entrare nella partita così delicata e importante per lo sviluppo e per il lavoro nella nostra Regione".

Al coro si unisce anche la Fiom Savona, per voce di Lorenzo Ferraro. "Ci aspettiamo di capire che cosa è stato fatto in questa settimana di slittamento. È necessario consentire la continuità lavorativa a Piaggio. In questo senso occorre prendersi un impegno politico per far sì che Piaggio vada avanti. Il nostro timore? Che si avveri la messa in liquidazione dell'azienda, un passaggio difficile per poi poter tornare indietro e dare quella necessaria continuità industriale, oggi vitale per l'azienda".