cultura

1 minuto e 15 secondi di lettura
"Abbiamo voluto far conoscere ai genovesi Maragliano, uno scultore che ha dato vita a una vera e propria scuola, che ha fatto identificare nel suo nome tutta la scultura in legno e che ha riempito Genova e non solo delle proprie opere, che si trovano in diversi oratori, chiese, e che abbiamo trovato e deciso di unire". Roberto Timossi, unico ligure nel Comitato di gestione della Compagnia San Paolo, spiega perchè ha deciso di sponsorizzare e rendere possibile quello che in molti, a palazzo Reale di Genova, hanno definito un sogno realizzato: portare oltre settanta opere, che resteranno esposte fino al 10 marzo. Attraversare le sale che ospitano la mostra è un viaggio attraverso le opere dello scultore, sapientemente esposte su sfondo nero e valorizzate da luci che esaltano i colori delle statue. 

"E' stata una mostra anche difficile da realizzare a livello materiale - spiega Luca Leoncini, che è direttore delle collezioni del museo di Palazzo Reale - pensate che per smontare e spostarne alcune, come quella che si trovava a Mele, è stato necessario oltre un giorno e mezzo di lavoro. E pensate, altra curiosità, che alcune oggi sono ancora portate in processione". La mostra è stata curata da Daniele Sanguineti. 

Certo è che le opere del Maragliano hanno "democraticamente" riempito chiese, oratori, oltre a dimore storiche di tutta Genova e a volte, pure in luoghi semi sconosciuti, si trova qualche scultura a lui attribuita, che regala importanza e lustro.