È possibile scoprire di più riguardo all'attività dell'istituto proprio all'interno della Sala Bella di Palazzo Ducale, dove sono stati allestiti quattro percorsi esperienziali grazie ai quali i visitatori possono sperimentare la vita quotidiana delle persone non vedenti, dal muoversi all'interno della propria casa allo spostarsi in città. Attraverso queste attività si sensibilizzano tutti i partecipanti, bimbi e adulti, a fare attenzione anche a cose che sembrano irrilevanti, ma che possono mettere in seria difficoltà o in pericolo persone ipovedenti. Ad esempio, parcheggiare sui percorsi pedonali destinati ai fruitori del bastone bianco, può far perdere l'orientamento.
L'istituto è nato nel 1868 grazie all'idea dell'allora assessore all'igiene: lo scopo non era tanto di raggruppare persone con difficoltà visive, ma di dare loro un'istruzione e poterli poi reinserire in un contesto lavorativo, consentendo un riscatto a coloro che all'epoca erano considerati gli ultimi della società.
Questa mostra all'interno del festival rientra tra alcune delle iniziative organizzate quest'anno proprio per festeggiare l'importante anniversario. Tra i prossimi appuntamenti ci saranno alcuni spettacoli teatrali che "consentono di parlare di altri sensi, oltre a quello della vista", spiega la vicepresidente dell'istituto, Paola Bortolo. "Il culmine sarà il concerto al buio dell'11 dicembre".
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