cronaca

L'intervento del relatore sulla misura che approda alla Camera
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Genova avrà presto il suo decreto e anche il suo porto sarà sostenuto prima con questo strumento legislativo e successivamente anche con la manovra economica del Governo.

La rassicurazione arriva alla trasmissione 'Al Servzio del Pubblico' dall'onorevole ligure della Lega Flavio Di Muro tra i relatori del 'Decreto Genova' che oggi approda alla Camera.

"Sono ottimista è stato fatto un grande lavoro - ha esordito - Gli emendamenti erano necessari per portare modifiche che introducono nuovi aspetti che nel decreto non erano previsti. Aumentano le risorse e ne vengono disposte delle nuove".

Di Muro non si sottrae alle critiche del Pd che è andato all'attacco denunciando minori risorse per il Porto rispetto a quelle annunciate: nel decreto si parlava di 13 milioni di euro ai quali ne sono stati aggiunti soltanto 4,2 rispetto a quelli paventati e cioè 30 per il 2018 e 50 per il 2019

"In realtà si era partiti con un prinicipio di ripartizione dell'Iva Portuale che creava problemi a tutti i porti d'Italia - ha sottolineato Di Muro - e quindi per evitare questo intoppo si ragiona sulla manovra di bilancio. Si è così deciso di mettere delle risorse sul decreto Genova per l'emergenza e successivamente di trovarne altre sulla manovra di bilancio entro un mese".

Critiche anche sulla zona franca urbana inizialmente finanziata con 20 milioni di euro e ora rimasta con 10 milioni.

"Su questo partita - ha dichiarato l'onorevole della Lega - arrivando da Ventimiglia, sono sempre stato scettico leggendo la prima versione del decreto che quei soldi stanziati potessero essere spesi entro il 2018. Non basta mettere a disposizione le risorse per rendere operativa la zona franca, successivamente all'approvazione infatti bisogna perimetrare l'area. La zona franca urbana non coincide con la zona rossa. C'è poi da pubblicare un bando e quando si pubblica bisogna lasciare almeno un mese alle imprese per fare domanda, poi servono settimane per l'istruttoria della regione. Arrivare a spendere 20 milioni entro il 2018. Allora bisogna studiare con il territorio se quelle risorse riusciamo a spenderle".

E allora ecco la soluzione proposta


"Nella conversione in legge del Decreto abbiamo deciso di mettere i fondi sugli indennizzi alle imprese togliendole dalla zona franca perché questi possano partire più rapidamente. E questo farà spendere subito i fondi".

Infine una battuta dopo la manina denunciata da Di Maio per la manovra economica.

"Non c'è il pericolo di nessuna manina - ha concluso Di Muro - ci sarà solo quella del Governo. Il mio ruolo di relatore è di garantire questo".

Ma attorno al Decreto e alle misure contenute all'interno aleggia un'incognita. La bocciatura dell'Ue alla manovra presentata dal governo potrebbe incidere in modo pesante su cifre e coperture finanziarie destinate a Genova.

Intanto, durante la discussione del decreto alla Camera, la deputata di Liberi e Uguali Rossella Muroni ha lanciato una proposta, che sa di provocazione: "Togliete dal decreto gli articoli che non riguardano Genova".

"Arriviamo all’articolo 16 - ha sottolineato la deputata di opposizione -, approviamolo in due ore e dal 16 all’ultimo articolo cancellate tutto e lo affrontate in maniera seria e dettagliata". Chiaro riferimento dunque ai contenuti di Ischia e del Centro Italia inseriti nel medesimo documento.