cronaca

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Oltre un migliaio tra commercianti e residenti della Valpolcevera sono scesi oggi in piazza in centro a Genova. Alle 9 il raduno davanti a Palazzo San Giorgio. Poi il corteo con gli sfollati di ponte Morandi ha mosso i suoi passi verso le vie della città. Via San Lorenzo, piazza Matteotti e poi la lunga sosta in piazza De Ferrari. Infine l'arrivo sotto la prefettura. Una manifestazione organizzata dal gruppo 'Oltre il ponte c'è...' per sottolineare le difficoltà che la valle vive dal 14 agosto quando Ponte Morandi crollò portandosi via la vita di 43 persona. Oltre a costringere in centinaia e centinaia ad abbandonare per sempre le proprie abitazioni. Con il ponte, struttura che unisce, diventato all'improvviso un muro per commercianti e residenti della valle.    


Un corteo volutamente senza bandiere nè simboli, apolitico e apartitico. "Liberate la Valpolcevera" il messaggio scritto nello striscione in testa al corteo. "Strade, lavoro e sanità" hanno continuato a ripetere a squarciagola commercianti e residenti della Valpolcevera. Il commissario Bucci come risposta ha presentato un piano per la viabilità che potrebbe portare alla riapertura parziale di via 30 Giugno. A questo si aggiunge un piano che potrebbe portare al by pass di via Fillak in modo da unire le due estremità della via ora separata. 

Dai alcuni manifestanti contestazione diretta nei confronti del ministro Toninelli. Iò cartonato di un ponte da portare la prossima volta al giornalista Bruno Vespa, il simbolo della lamentela. Una delegazione di sfollati ha parlato con il ministro a Genova per l'incontro con il commissario ai Trasporti dell'Unione europea.  "Non siamo soddisfatti completamente da quanto ci è stato detto da chi oggi rappresenta il governo" ha ribadito Emilio Rizzo, uno degli organizzatori, dopo il colloquio avuto proprio con il ministro Toninelli. 


"Il muro si è spostato dalla Valpolcevera ed è arrivato in centro, eravamo davvero molti. Eravamo davvero commercianti, abitanti ,sfollati del lavoro e sfollati dalle case o come giustamente si considerano loro 'sospesi'. Eravamo una forza perché urlavano tutti insieme 'Lavoro, Strade, Sanità' e perché avevamo un'appartenenza comune: la Valpolcevera" hanno commentato gli organizzatori sul proprio profilo Facebook al termine della manifestazione. Qualche fischio indirizzato anche nei confronti del commissario Bucci e del governatore Toti. Proteste di cui gli organizzatori si sono subito dissaciati rimandando il tutto a pochi isolate persone.
 


- LA CRONACA DELLA GIORNATA

15.00 - "L'incontro in prefettura è andato bene: hanno tutti riconosciuto che il documento era concorde con quanto vissuto dalla Prefettura stessa in questi 50 giorni. Sono preoccupati come noi e hanno ben chiare le nostre istanze". Andrea Brina, membro del Comitato Sfollati del Ponte Morandi, al termine dell'incontro in prefettura ha annunciato alle persone che attendevano in piazza dietro gli striscioni che sarà la Prefettura stessa a inviare il loro documento alla Presidenza del Consiglio, senza modifiche. Tra i punti più urgenti ci sono lavoro, strade e sanità che sono state le parole d'ordine del corteo partito stamani da palazzo San Giorgio.

14.15 - "Il ministro si è detto disponibile a intervenire pesantemente per modificare il decreto sia nella parte legislativa-normativa sia in quella degli indennizzi. Lo verificheremo, oggi noi non applaudiamo nessuno". Specifica il comitato degli sfollati del crollo del ponte Morandi, al termine di un incontro alla Capitaneria di Porto di Genova con il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli.

14.00 - I manifestanti percorrono via Roma in direzione piazza De Ferrari

13.30 - I corteo ha raggiunto la prefettura dove è iniziato un presidio

12.30 - "Se non avremo risposte entro 30 giorni torneremo in piazza e siamo pronti a bloccare la città" spiegano  i manifestanti della Valpolcevera.

12.10 - "Entro fine settiamana ci saranno delle novità importanti per quanto riguarda la viabilità, soprattutto per via 30 Giugno" così il commissario alla ricostruzione e sindaco di Genova Marco Bucci durante l'incontro in Regione con i rappresentanti della cvalpolcevera oggi in piazza per manifestare le difficoltà che stanno vivendo dal 14 agosto scorso con il crollo di Ponte Morandi. "In via 30 Giugno metteremo una barriere di guardrail protettiva, prima dobbiamo abbattere una parte di un capannone ma pensiamo di riuscira a fare tutto entro la fine di questa settimana.

Appena avremo l'ok dalla magistratura agiremo. Apriremo almeno due corsie" spiega Bucci.  In secondo luogo il commissario parla anche di via Fillak. "Stiamo lavorando a un by pass che permetta di unire le due parti della via ora separate. I tempi? Pensiamo entro 3-4 settimane - prosegue Bucci -.In questo caso stiamo valutando se poi aprirla al transito di mezzi pubblici. Tra le ipotesi anche quella di far transitare auto e mezzi privati. Ma ancora è in fase di progettazione. Bisognerà valutare se la sicurezza e stabilità dei monconi lo permetteranno".



Più lunghi invece i tempi per quanto riguarda via Perlasca e via Perrone. "Soprattutto via Perrone non potrà essere riaperta fino a quando non ci sarà lo smontaggio del ponte".

11.30 - Il sindaco e commissario alla ricostruzione Marco Bucci arriva al palazzo della Regione: "Ci chiedono di riaprire le strade? Lo faremo il prima possibile, verso il fine settimana ci saranno delle novità in questo senso" spiega Bucci. Il riferimento è alla possibile riapertura di via 30 Giugno, lungo il torrente Polcevera.   

11.15 - "Rivogliamo una vita, restiamo ore e ore in coda in mezzo al pubblico" dice un commericante di Sampierdarena. "Io sono una sfollata e vorrei tornare a casa a recuperre le nostre cose. Adesso arriva il freddo e abbiamo necessità di recuperare i nostri vestiti più pesanti" dichiara una signora sfollata da l 14 agosto.  

10.50 - Il corteo resta sotto l'ingresso della Regione

10.45 - In mezzo al corteo anche Federico Romeo, presidente Municipio Valpocevera "Era necessaria questa manifestazione è nata dal basso, da una comunità ferita che vuole reagire e chiede interventi urgenti e importanti per tornare a vivere"



10.35 - Secondo gli organizzatori sono in cinquemila le persone scese in piazza per la manifestazione 

10.20 - I manifestanti stendono un filo rosso in piazza De Ferrari a simboleggiare la separazione della Valpolcevera dal resto della città. 


10.15 - Il corteo di residenti e manifestanti della Valpolcevera arriva in piazza De Ferrari. Un giro della fontana e poi proseguirà per via Roma per raggiungere la Prefettura.  


10.10 - Il corteo risale verso piazza Matteotti


10.10 - La gente è nervosa perché ogni mattina deve fare lunghe code e non ne può più", spiega il commerciante che regge lo striscione di apertura del corteo. "Non ce la facciamo più - ribadisce Salvuccio Puppo, parrucchiere anche lui in zona arancione - siamo tagliati in due e isolati dal mondo. Spero che arrivino delle misure a nostro sostegno ma la questione più urgente e riaprire le strade".

10.00 - Dall'impianto stereo arriva la canzone The Wall. "E' un momento difficile, il commercio per il momento resiste ma non potrà farlo a lungo per questo è fondamentale che le strade vengano riaperte al più presto", dice Mauro Puppo che ha un negozio di giocattoli in via Canepari.

9.50 - I manifestanti risalgono per via San Lorenzo al grido 'Lavoro, strade, sanità'. Tra loro anche gli studenti dell’istituto superiore Abba Gastaldi.  

9.30 - E' partito alle 9.30 da Caricamento il corteo di commercianti e residenti della Valpolcevera.  Numerosi cartelli in cui è chiesta attenzione per la zona della città. "Liberate la Valpolcevera" si legge in uno di questi. 'Oltre il ponte c'è...' campeggia in testa al corteo.