cronaca

Le indagini si concentrano sulle chat cancellate
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 Genova resta in attesa del nome del commissario alla ricostruzione. Ieri mattina il premier Conte ha annunciato che la nomine era ormai questione di ore. Poi alle parole non sono seguite i fatti. Il candidato numero uno da giorni è Claudio andrea Gemme, genovese di 70 anni.


Da giovane Gemme ha abitato in via Porro, là dove abita, o per meglio dire, abitava la madre. Si perchè anche la madre di Gemme è una delle sfollate dopo il crollo di Ponte Morandi. E' proprio questo potrebbe essere l'elemento che ha rallentato il governo. Esiste infatti l'ipotesi di incompatibilità per Gemme in quanto il ruolo di commissario richiede la presa di decisioni che andrebbero però a riguardare uno stretto familiare. E così tornane in auge anche altri nomi. Tra questi il direttore scientifico dell'Iit Roberto Cingolani.


Sul piano delle indagini intanto il numero degli indagati per il crollo di Ponte Morandi è salito a 21 persone. E sotto osservazione da parte degli inquirenti ci sono soprattutto chat e email cancellate da tecnici e funzionari subito dopo il crollo del viadotto che ha causato la morte di 43 persone. Il lavoro dei tecnici specializzati si sta in questa fase concentrando soprattutto nel recuperare quelle chat e il loro contenuto. All'interno potrebbe essere presenti possibili elementi fondamentali nel ricostruire le responsabilità legate al disastro che colpito Genova.