cronaca

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La strada sarà larga poco più di due metri. Un tempo si chiamava via Paradiso, perché sembrava veramente di esserci in paradiso: tanto verde, vista sugli ultimi orti di Fegino, che oggi hanno come vicini di casa i depositi della Iplom. Si chiama via Forte di Monte Guano, una creuza che fino al crollo del ponte Morandi, il 14 agosto, era semisconoscita alla maggior parte dei genovesi e che oggi invece é l’unica alternativa a via Borzoli, per bypassare il traffico che da Sestri Ponente va verso la Valpolcevera.


La stradina collega la stessa Valpolcevera, arrivando da Genova Bolzaneto o da Rivarolo, tramite l’inizio di via Borzoli, e il quartiere di Coronata, e quindi piazza Massena, a Cornigliano. Da lì si può andare o nel centro di Genova o verso ponente.

Immaginate dunque due metri o poco più di stradina, via Forte di monte Guano appunto, a doppio senso di marcia, presa d’assalto a tutte, con picchi in quelle di punta. Significa retromarce improbabili, maledizioni, colpi di clacson a non finire e tanto, troppo nervosismo, documentiamo a Live in the road. “Nessun vigile si é mai visto in questa stradina - spiega Marcella Luvini che abita proprio lì - e tutto è lasciato all’anarchia totale, uno scandalo. Pensate che chi abita in zona apre i propri cortili e cancelli per aiutare chi passa a fare manovra. Qualche anziano si improvvisa vigile, gesti commoventi di umanità”.

Da lunedì, quando aprono le scuole, la stradina verrà chiusa al traffico privato tra le 7.35 e le 8.15 e tra le 16.25 e le 16.45 per consentire il transito di una navetta che porti gli studenti alla scuola “2 giungo”: nido, materne, elementari e medie. Una pentola a pressione pronta ad esplodere. - “Stiamo studiando le soluzioni possibili - spiega l’assessore al traffico del Comune di Genova, e vice sindaco, Stefano Balleari - quindi per ora non vi posso dare risposte”. E intanto il quartiere trema in vista dell’inizio delle scuole, lunedì 17.