cronaca

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 Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della procura sul sequestro dei fondi della Lega in relazione alla truffa ai danni dello stato, stimata in 49 milioni, per rimborsi elettorali non dovuti dal 2008 al 2010 per cui sono stati condannati in primo grado Umberto Bossi, l'ex tesoriere Francesco Belsito e tre ex revisori dei conti. Al momento i fondi sequestrati ammontano a circa 3 milioni e ora nelle casse del partito ci sono poco più di 5 milioni.


Per il Riesame "siccome la Lega Nord ha direttamente percepito le somme qualificate in sentenza come profitto del reato in quanto oggettivamente confluite sui conti correnti non può ora invocarsi l'estraneità del soggetto politico rispetto alla percezione delle somme confluite sui suoi conti e delle quali ha direttamente tratto un concreto e consistente vantaggio patrimoniale". Lo scrivono i giudici del Riesame nelle motivazioni con cui hanno dato il via libera ai sequestri dei soldi presenti e futuri nelle casse del Caroccio.


La Procura ora dovrà rivolgersi al tribunale per avere il provvedimento con il quale procedere effettivamente al prelievo. I soldi verranno poi "congelati" nel Fug, il fondo unico della giustizia, in attesa che la sentenza di condanna di Umberto Bossi e Francesco Belsito diventi definitiva. Nel frattempo, però, la Lega può fare ricorso in Cassazione per chiedere l'annullamento del provvedimento.


"E' una vicenda del passato, sono tranquillo, gli avvocati faranno le loro scelte: se vogliono toglierci tutto facciano pure, gli italiani sono con noi", così il ministro degli Interni e leader della Lega Matteo Salvini ha commentato la sentenza del Riesame. "Spero che la Procura di Genova - ha aggiunto Salvini - si impegni sulla tragedia" di Ponte Morandi. Io sono tranquillo, continuo a lavorare, i processi e le storie del passato che riguardano fatti di otto o dieci anni fa non mi appassionano".