Il mondo delle consegne a domicilio, sempre più stimolato da Amazon e soci che spingono verso l’alto i numeri dell’e-commerce, sta andando in tilt a causa del traffico congestionato dopo il crollo di ponte Morandi: l’allarme lo lancia Spediporto, associazione di spedizionieri genovesi. "Oltre 30 aziende, corrieri sia nazionali sia internazionali ogni giorno distribuiscono migliaia di pacchi e beni di approvvigionamento a privati ed esercizi commerciali. Il timore è che dalla prossima settimana, con l'inizio delle scuole e la viabilità così profondamente modificata, sarà molto complicato garantire le consegne, soprattutto per i mezzi sopra le 7,5 tonnellate", spiega Adriana Porello, presidente dei corrieri genovesi.
Sarà necessario chiedere più comprensione alla clientela finale - commenta Gianpaolo Botta, direttore generale di Spediporto - e forse immaginare fasce orarie dedicate per le consegne agli esercizi commerciali, per avere meno impatto possibile sulla viabilità cittadina". L'associazione ha convocato nei prossimi giorni un incontro tecnico con le aziende per individuare le criticità in vista di un confronto con istituzioni e clienti.
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