cronaca

Il vice Premier a 'Genova nel Cuore': "Demolizione e ricostruzione ? Deciderà lo Stato"
2 minuti e 18 secondi di lettura

"Il 6 di aprile 2018, ad elezioni concluse, la Direzione del Mit avrebbe autorizzato la Gronda di Genova ad Autostrade per l’Italia ad un costo di 4.8 miliardi di euro da coprire con aumenti dei pedaggi sino al 2038 sino al 6% su tutta la rete autostradale italiana, è solo il 28 di aprile", lo dice Maurizio Rossi, ex senatore della Commissione Trasporti, a Matteo Salvini in diretta a Primocanale.

"Roba da matti. Ma un’altra volta? Dobbiamo allungare la concessione? Si tratta di una cosa gravissima, mi occuperò di questa vicenda”.
Così ha risposto il Ministro dell’Interno e Vice Premier Matteo Salvini durante la trasmissione ‘Genova nel Cuore’, commentando l’incredibile situazione denunciata dall’Editore di Primocanale Maurizio Rossi, ex senatore della Commissione Trasporti, sul sito Primocanale.it riguardante la tanto chiacchierata proroga della concessione ad Autostrade dal 2038 al 2042 che non è mai stata recepita dal governo italiano perché l’autorizzazione dall’Europa sarebbe arrivata solo il 28 aprile 2018. Paradossalmente la proroga ad autostrade dovrebbe essere ratificata proprio dall'attuale governo gialloverde che si è insediato da pochi mesi.

Da quanto emerso Società Autostrade avrebbe oggi l'autorizzazione ad aumentare i pedaggi fino al 6% senza quella ratifica che imporrebbe al concessionario aumenti molto più ridotti.

“Andrò ad analizzare questa situazione, ribadisco che sarebbe una cosa di una gravità assoluta se tra aprile e maggio fosse stato fatto l’ennesimo regalo ad Autostrade per l’Italia. Ringrazio l’Editore Maurizio Rossi per questa segnalazione e per lo spirito di servizio con cui ha svolto la sua attività parlamentare”, continua ancora il Vice Premier che parla  poi della ricostruzione di Ponte Morandi: “Autostrade deve metterci i soldi per questo ma anche per tutte le famiglie delle vittime e le persone che sono rimaste senza casa o le attività produttive che sono in difficoltà. Poi toccherà allo Stato valutare la soluzione migliore. Se poi Renzo Piano potrà dare il suo contributo e  realtà come Fincantieri saranno disponibili per questo lavoro di ricostruzione avremmo raggiunto il massimo”.  E poi sottolinea un aspetto sui tempi della demolizione: “Penso e spero che la procura abbia fatto velocemente tutti gli accertamenti del caso. In due settimane non c’è ancora un indagato., mentre come tutti sanno sono stato indagato io con accuse pesanti solo per aver fatto il mio lavoro di Ministro”.  E prima di chiudere aggiunge: “A distanza di nove anni dalla strage di Viareggio non ci sono ancora responsabili, pretendo che in nove mesi ci siano i colpevoli di quanto accaduto a Genova e che venga ricostruito il Ponte”, conclude Salvini.