cronaca

1 minuto e 49 secondi di lettura
 "Se entro il 15 ottobre non ripartirà almeno un'altra linea da Sampierdarena, il rischio di perdere dei traffici c'è". Così ha commentato Enzo Duci, presidente nazionale di Federagenti.

"Il sistema portuale italiano ha mostrato grande solidarietà a Genova e noi d'altro canto abbiamo rassicurato le imprese anche attraverso i mezzi di comunicazione stranieri che il nostro porto non sia affatto fermo o bloccato. Le comunicazioni nord-sud sono sufficienti e piene, ma le tempistiche che abbiamo fornito dovranno essere rispettate". E la prima infrastruttura che possa permettere di rispettare queste tempistiche è la realizzazione della strada a mare, grazie alla quale il flusso di merci verrà separato dalla viabilità ordinaria. "La promessa è che entro il 15 settembre, almeno una parte di strada sarà già fruibile". Ma è necessario avere in tempi rapidi anche il collegamento con i binari nuovi. Anche perché "l'anno scorso il porto era cresciuto del 15 %, questi ultimi mesi ulteriore 5%-6% e abbiamo l'obbiettivo di chiudere con gli stessi numeri dello scorso anno", che è stato un anno record per il porto". Ma proprio per questa crescita, è necessario risolvere la situazione dei treni il prima possibile, "perché per il mercato svizzero e tedesco è necessario questo collegamento".

E' appena iniziata la stagione di picco perché a settembre avviene lo spostamento della merce per Natale, dall'importazione nei magazzini e nei negozi italiani all'esportazione del made in Italy nel mondo. "Sappiamo che alcuni traffici come i carichi speciali nei prossimi due anni non potranno passare di notte, ma stiamo cercando di mantenere tutto il possibile, dato che la situazione è in continuo in divenire".

Intanto, si pensa a far ripartire la città, e Duci, presidente del Teatro Nazionale di Genova, ha assicurato che: "Il mondo della cultura si mobiliterà sia per contribuire, ma sia per dare svago, rivolegendosi anche a quel bacino di abbonati della Valpolcevera, in modo che possano non perdere questa abitudine di andare a teatro: è fondamentale che la città non venga tagliata in due anche nelle attività necessarie per il suo benessere".