cronaca

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Dopo che il Milleproroghe prorogò dal 2016 al 2023 i termini per i lavori ambientali Mittal "sicuramente in buona fede ha spostato anche i termini intermedi del piano ambientale. Questo non è previsto dalla legge e può determinare l'esclusione dalla gara". Così Luigi Di Maio illustrando il parere dell'Avvocatura che sullo spostamento dei termini interni avrebbe risposto, che "dagli atti arrivati da Mittal e dai Commissari Straordinari" non ci sarebbero i presupposti per l'esclusione dalla gara. "Serve però un approfondimento dell'amministrazione - ha detto Di Maio - l'amministrazione competente è il ministero dell'Ambiente". La procedura di verifica amministrativa proseguirà quindi al dicastero guidato da Sergio Costa e dovrebbe durare una quindicina di giorni.

"Negando i rilanci sull'offerta non si è fatto fino in fondo l'interesse dello Stato e dei cittadini che sono stati penalizzati con un "eccesso di potere" che secondo noi in questo caso c'è, e che per l'Avvocatura dello Stato "può configurare" rendendo la gara "illegittima". Così il ministro dello sviluppo economico illustrando in conferenza stampa il parere dell'Avvocatura dello Stato sottolienando che "Acciaitalia" aveva chiesto di rilanciare.

"Incredibile. Di Maio dice che la gara è illegittima e che con quella è stato commesso il delitto perfetto e poi non decide. Anzi chiede al sindacato di continuare la trattativa con Mittal che non può che essere finta a meno di non diventare complici di un delitto perfetto". Lo afferma Bruno Manganaro della Fiom Cgil di Genova. "Noi non saremo complici di un'altra trattativa finta, il governo decida e risolva il problema dell'occupazione e del rispetto dell'Accordo di Programma di Genova che non deve perdere nessun posto di lavoro. La nostra pazienza ha un limite", conclude Manganaro.