
E così Toti ha spiegato di cosa abbia simboleggiato quel ponte "Le forze che muovono la storia sono quelle che fanno l’uomo felice, a volte. A volte no. Il Ponte Morandi è stato il simbolo della Genova degli anni 60, del triangolo industriale, che l'ha resa una potenza per il nostro paese. Oggi quel ponte rappresenta l'incapacità di gestire le opere pubbliche. Oltre a darci un gigantesco dolore.".
Dopo un applauso, destinato anche alle 43 vittime che hanno perso la vita il 14 agosto, Toti ha detto quanto sia importante per la Liguria continuare a vivere, ribadendo il peso della regione nell'economia italiana: "Il solo porto porta all'Italia soltanto di Iva 6 miliardi e mezzo. Il fatto che crolli un ponte e che comprometta anche l'economia di altre regioni, come Lombardia e Piemonte fa pensare che questo paese stia ballando sul Titanic. Dobbiamo accelerare sulle opere pubbliche con investimenti straordinari come elettrodotti, gallerie, autostrade, porti".
Dopo questa riflessione, passa al tema delle possibilità e dei compiti delle regioni: "Devono diventare enti di controllo. Siamo disarmati e questo è inaccettabile. Lo Stato gestisca e controlli davvero senza essere connivente con il privato, ma assieme al governo e al ministro delle infrastrutture, anche gli enti regionali possano avere queste facoltà".
Tutti concordi, a partire dallo stesso Fedriga di Friuli Venezia Giulia che, dopo aver dato disponibilità per l’emergenza in Liguria, ha detto: "Il controllo non può venire da troppo lontano".
A questo Fontana di Regione Lombardia ha aggiunto "Dobbiamo cambiare regole e forme degli appalti: i tempi sono inconcepibili per il mondo in cui viviamo, in Lombardia stiamo cercando di mettere in pratica la burocratizzazione e semplificazione tra pubblico e privato, tra cittadino e amministrazione".
IL COMMENTO
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