
In un'intervista vis à vis a Primocanale: "Con un po' di fatica abbiamo lasciato Genova, fino alle 2 abbiamo lavorato, stand con prodotti tipici come focaccia, pesto e limonata. Abbiamo bisogno di aiuto da altre regioni che considerino la Liguria come quella di sempre. Sono certo che il procuratore sarà in grado di trovare i responsabili, ma adesso, pianti i nostri morti e curati i nostri feriti, dobbiamo pesare a giovani, uomini e donne che lavorano a Genova. Anche perché tramite il nostro export e import dipendono 6 miliardi di euro di viveri per il paese".
L'assessore Ilaria Cavo dopo aver espresso quello che sembra essere il motto di questi giorni "non siamo spezzati, è bello venire in Liguria", ha parlato del futuro della formazione in Liguria perché sono tanti i progetti in vista per settembre 2019. "Tra questi, partirà un corso per panificatori i cui costi saranno sostenuti da Regione Liguria, un'opportunità per chi dopo il diploma voglia intraprendere un percorso professionale".
Presente anche Giampellegrini, presidente agenzia in Liguria, che si è detto soddisfatto per le numerose proposte da parte delle aziende per rafforzare comunicazione sui social: "Non ci si può fermare: dobbiamo promuovere Genova come meta turistica. L'unico modo per aiutare è venire a fare i turisti a Genova". E anticipa tra le proposte quella di Costa Crociere: "Hanno confermato di recente la disponibilità di destinare parte della loro campagna pubblicitaria proprio in favore di Genova".
"Genova sta facendo sapere che vuole vivere e reagire", ha detto Paolo Odone, presidente dell'Aeroporto. "E vogliono reagire i genovesi: una vecchia famiglia genovese mi ha chiamato proprio oggi per offire due appartamenti appena rimessi in ordine per gli sfollati".
IL COMMENTO
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