È con emozione che il conducente dell’impresa edile Bruzzo Mignanego racconta quei momenti in cui, durante il crollo del viadotto autostradale Morandi, si è trovato esattamente sotto al ponte. “Sono miracolato, il vuoto d’aria mi ha salvato la vita: mi sono visto volare e sbattere contro un muro”. Il ricordo impresso negli occhi, un ricordo che lo accompagnerà per il resto della vita. Braccio e spalla ingessati, l’uomo è stato dimesso ieri: “Sono andato via perché c’era gente che stava peggio di me”. E così si è recato oggi al suo mezzo, accartocciato, dove ha potuto recuperare i suoi effetti personali.
7° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 01 Dicembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 30 Novembre 2025
leggi tutti i commentiEx Ilva, azienda senza futuro: così vince la cattiva politica
In treno da Genova in via Gluck per gustare un vero ossobuco