Con una settimana di anticipo rispetto alla convention arancione che Giovanni Toti sta preparando per rilanciare il suo progetto politico nazionale, arrivano a Genova i colonnelli di Forza Italia, radunati da Sandro Biasotti in occasione dell’assemblea regionale che si celebra sulla terrazza della sua concessionaria dove sfileranno Antonio Tajani, Anna Maria Bernini, Maria Stella Gelmini e Giorgio Mulé. Sembra l’ultimo tentativo di Sandro Biasotti di rimettere in moto la macchina azzurra, rimasta in panne anche in Liguria, sebbene i risultati del centro destra ligure siano stati i migliori d’Italia, trainati dagli arancioni totiani e dalla lega di Salvini.
Nel cerchio magico di Berlusconi, anche quelli che non vedono di buon occhio il governatore ligure, si aspettano da Biasotti risposte e spiegazioni: perché Forza Italia perde in un contesto dove il centro destra è vincente? Insomma anche il suo ruolo di coordinatore regionale vacilla, così come sembra perdere credibilità il tentativo dello stesso Biasotti di indossare i panni del rinnovatore totiano a Genova e, contemporaneamente, del nostalgico berlusconiano a Roma.
Toti, al momento, non calca la mano. Accoglie con il sorriso la notizia dell’arrivo dello stato maggiore di Forza Italia a Genova. A casa Biasotti – fa capire il presidente della Regione – faranno due conti e si accorgeranno dei risultati raggiunti dal centro destra che in Liguria ha vinto quasi ovunque.
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